23enne positivo viene vaccinato: ricoverato per una forte reazione avversa

Ragazzo positivo al tampone, viene vaccinato e poi ricoverato

Dove siamo?

In Israele, al Hadassah Ein Karem Medical Center. Sono già 4 le persone morte in questo paese a seguito della vaccinazione; centinaia quelle che invece sono diventate positive il giorno dopo essersi vaccinate. Ma, il fatto che sia avvenuto dopo non vuole dire niente, giusto? Bene, allora qualora scomparisse il virus a seguito delle vaccinazioni, non vorrebbe dire niente. D’altronde gli studi parlano chiaro, ma queste sono parole al vento immagino.

Domenica 10, un ragazzo di 23 anni positivo asintomatico viene vaccinato, e cosa succede?
Una reazione infiammatoria sistemica che lo mette a serio rischio!

Queste le parole del Dr. Mevorach, primario dell’unità COVID

“Questo è il primo caso simile nel mondo. D’ora in avanti, sarò molto cauto nel vaccinare persone che hanno contratto il Coronavirus. Era in pericolo di vita, ma ha ricevuto il giusto trattamento in tempo e si è salvato, la tempistica è stata fondamentale.”

Israel Hayom

Alcune considerazioni

 

Nelle sue FAQ, AIFA ci spiega come non sia problematico se una persona che ha contratto l’infezione si vaccina.
Quanti falsi negativi verranno vaccinati? Sulla luce di questa domanda, potrebbero vaccinare anche chi è positivo asintomatico?
Magari questa storia potrebbe far cambiare idea. Per non parlare poi del concetto di super immunizzazione, che non viene nemmeno menzionato.
Vi lascio due punti di riflessione di Paolo Bellavite
1. AIFA dice che la vaccinazione “non contrasta” con una precedente infezione da COVID-19, anzi potenzia la memoria immunitaria. Il vaccino farebbe bene comunque. Questa supposizione non è basata su prove sperimentali e potrebbe essere sbagliata, persino pericolosa, nel senso che il presunto “potenziamento” potrebbe essere causa di reazioni più forti al vaccino. Tanto è vero che la seconda dose è più reattogena della prima.
2. AIFA dice che “per cui” non è utile alcun test prima della vaccinazione. Cioè stanno dicendo che non è utile sapere se si è già immunizzati verso COVID-19. Ma siamo matti?
Esiste un semplice test sierologico che mi può dire se sono già immune e questo test non sarebbe utile? Questa teoria segue evidentemente al punto precedente (il vaccino fa bene comunque) ma è molto pericolosa. Il problema non è solo quello di vaccinare inutilmente (quindi sprecare vaccini), ma quello di PROVOCARE REAZIONI AVVERSE INUTILMENTE. Se il consiglio vaccinale si basa (come deve essere) su una attenta vslutazione dei benefici rispetto ai rischi, vaccinare uno/a che non ne ha bisogno significa IPSO FACTO sottoporlo/a a rischi inutili. Come ben si sa ed è documentato dalle pubblicazioni, i rischi vaccinali dei preparati oggi distribuiti sono molto superiori a quelli dei comuni vaccini antinfluenzali. Trattandosi di reazioni sistemiche (es. spossatezza grave nel 4% dei casi, mal di testa, febbre, dolori muscolari e articolari) esse sono particolarmente pericolose in persone anziane e portatrici di altre patologie.
Considerando questa tipologia di anziani, vi sono tante persone che hanno già avuto il COVID-19 e sono sopravvissute, oppure sospettano di averlo avuto ma non hanno fatto test. Vaccinare costoro in assenza di un test sierologico li esporrebbe a un inutile rischio e ben per questo sarebbe necessario sapere il loro stato immunitario preventivamente.
Tutto questo? Parole al vento

 

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Autore dell'articolo: GG

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