5G : balle mortali?

In questi giorni, si sta parlando moltissimo di questa rete 5G. Ma partiamo dalle basi, in pratica che cosa é il 5G?
In soldoni, il 5G sarà la prossima rete per i dispositivi mobili, decisamente più veloce dell’attuale 4G.

 

Il 4G ha un futuro?
Non solo, bisogna anche farlo velocemente : in una manciata di anni il 4G non sarà più in grado di supportare le crescenti esigenze di traffico dati che si prevedono per l’Europa. Il rischio è una sorta di paralisi causata dall’aumento a ritmo molto sostenuto della domanda di traffico dati: soltanto per il video la richiesta cresce annualmente del 40%, e non si prevedono rallentamenti da qui al 2025. Sono i numeri illustrati da The Boston Consulting Group nello studio “A Playbook for Accelerating 5G in Europe”.

Non siete tutti preoccupati che il traffico dati rischia di collassare?

Quanto hanno pagato gli operatori italiani per la sperimentazione?
L’introito raggiunto ha superato del 164% il valore delle offerte iniziali e del 130,5% la base d’asta. Complessivamente lo Stato incasserà dall’operazione 5G  6.550.422.258 euro, un valore superiore di oltre 4 miliardi rispetto all’introito minimo fissato nella Legge di Bilancio. Più precisamente, i lotti per la banda 700 MHz FDD hanno raggiunto la quota di 2.039.909.188,00 euro, quelli per la banda 3700 MHz ben 4.346.820.000,00 euro, mentre dalla banda 26 GHz sono arrivati 163.693.070,00 euro. Nessuna offerta è stata fatta per i lotti 700 MHz SDL, per la quale partirà dal 5 ottobre una nuova gara. La competizione, dunque, è stata particolarmente serrata per la banda da 3700 MHz: in questo segmento Telecom Italia si è aggiudicata il lotto specifico (C1) di 80 MHz per 1.694.000.000 euro, Vodafone Italia il lotto generico di 80 MHz per 1.685.000.000. I due blocchi piccoli, da 20 Mhz, sono invece andati a Wind 3 per 483.920.00 e a Iliad per 483.900.000

 

Ma quando arriverà la linea 5G in Italia?

Bella domanda, al momento la sperimentazione si fa in alcune città italiane : la Vodafone a Milano, la Wind a Prato e l’Aquila, la Tim a Bari e Matera. E durerà per due anni, mentre a Torino è stata già accesa la prima antenna 5G. Per vederla nel mondo di tutti i giorni per tutti, bisognerà aspettare il 2019/2020, considerando anche i tempi di realizzazione dei dispositivi in grado di reggerla. Negli Stati Uniti invece, Verizon ha aperto la linea 5G a Settembre di quest’anno.

Quale è il guadagno per l’industria telefonica?
Le opportunità commerciali abilitate da queste rivoluzione si preannunciano particolarmente “ghiotte” per gli operatori, che stanno ormai investendo in maniera importante per farsi trovare pronti all’appuntamento del 2022: secondo un recente studio realizzato da Ericsson il 5G e le sue applicazioni in campo industriale consentiranno agli operatori di telefonia, nel 2026, di accrescere i propri ricavi di una cifra compresa tra i 204 e i 619 miliardi di dollari, corrispondenti a una crescita compresa tra il +12% e il +36% rispetto agli 1,7 trilioni di dollari già stimati per quel periodo. Pensate non solo agli operatori, ma anche alle industrie che si occupano proprio di costruire l’Hardware.

 

Ma quanto minchia è il futuro il 5G?

Il 5G sarà fondamentale per la gestione dei parcheggi, per valorizzare le bellezze del territorio grazie alla realtà aumentata, i semafori saranno più sicuri, le macchine si guideranno da sole grazie al 5G, e saranno anche connesse ai device dei pedoni, non si sa mai. Permetterà la connessione di molti più dispositivi, dai 20 miliardi attuali si potrebbe arrivare in un paio d’anni a 76 miliardi di dispositivi connessi. Non solo le smart city, arrivano anche le smart people. Ma usciamo pure dalle città : droni comandati a distanza potranno concimare i campi, insomma stiamo arrivando, in un paio d’anni, ad una svolta colossale per la nostra internet society?

 


Bellissimo vero, vi siete convinti? Perché adesso arriva la parte meno bella, quella senza fiocchetti, quellochenontidicono.

Come funzionerà in pratica?
Per funzionare in maniera tanto efficiente, saranno necessarie antenne ogni 10-12 metri, perchè la rete in 5G non riesce ben bene ad attraversare gli oggetti solidi. Ci saranno ripercussioni? Il campo elettrico nell’aria passerà da 6 m/V a 61 m/V : innalzando di 110 volte l’elettrosmog (in fisica il vettoriale delle radio frequenze è calcolato al quadrato, cioè campo elettrico+magnetico) per favorire nuove bande simultanee (s’aggiungeranno alle attuali 2G, 3G, 4G) e migliaia di nuove micro-antenne ubiquitarie (si pensa una sul tetto di ogni 12 abitazioni o sui lampioni della luce!) da disseminare senza tregua ovunque, in ogni angolo delle città ma pure in campagne e parchi.

Effetti collaterali 5G?
Secondo questo studio, degli effetti negativi ci sono utilizzando il cellulare

“Aumento del rischio di tumori del cervello, del nervo vestibolare e della ghiandola salivare sono associati all’uso del telefono cellulare. Nove studi (2011-2017) segnalano un aumento del rischio di cancro al cervello dovuto all’uso del telefono cellulare. Quattro studi caso-controllo (2013-2014) riportano un aumento del rischio di tumori del nervo vestibolare. Preoccupazione per altri tumori: mammella (maschio e femmina), testicolo, leucemia e tiroide. Sulla base delle prove esaminate, è nostra opinione che l’attuale classificazione delle radio frequenze come cancerogeno per l’uomo (Classe 2B) dovrebbe essere aggiornata a cancerogenico per gli esseri umani (Classe1)”.

Anche l’Istituto Ramazzini di Bologna ha condotto indagini a tal senso : quelle del Dr. Soffritti ad esempio che dimostravano, ahimè sui ratti, come fossero nocive le onde emesse dai cellulari. Sempre dal Ramazzini, sono arrivate polemiche anche dalla Dr.essa Belpoggi, che dirige uno studio sugli effetti del 3G. E questo potrebbe farci arrivare ad un punto di riflessione : stiamo facendo adesso degli studi sugli effetti del 3G, quando nel mondo ormai sta per essere lanciato il 5G.
Non venitemi a dire che le cose vengono fatte per bene, che sono poche mele marce, perchè è palese che non sia così.
Ma la cosa interessante è sapere che degli studi esistono, chi li valuta però?
L’ICNIRP, acronimo di International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection. Il problema è che le linee guida su cui basarsi risalgono al 1998, e 20 anni in questo settore sono davvero un’eternità. Organismo non governativo riconosciuto dall’ OMS, insomma sappiamo bene a questi livelli, purtroppo, quanta corruzione ci sia. Fanno riflettere le donazioni dell’ Europa alla Nokia per la rete 5G, e come abbiamo visto all’inizio, girano tantissimi soldi, si parla di miliardi di euro. Chiaramente non c’è l’interesse di affossare una pratica simile, anzi bisogna affrettarsi per chiudere tutto e finire il prima possibile!

Non solo, pensate che 170 scienziati di tutto il mondo hanno già scritto un appello per cercare di evitare di correre, ma evidentemente nessuno li sta a sentire, vi lascio solo un estratto :

«La tecnologia 5G aumenterà sensibilmente l’esposizione ai campi elettromagnetici di radiofrequenza, aggiungendoli a quelli prodotti già dalle tecnologie 2G, 3G, 4G, Wi-Fi e altre. È stato dimostrato che i campi elettromagnetici di radiofrequenza sono dannosi per l’uomo e per l’ambiente. Inoltre è efficace solo per brevi distanze e viene trasmessa scarsamente attraverso ostacoli solidi. Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagneti. Con l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G ci saranno miliardi di connessioni (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto ‘Internet delle cosè. Tutto questo  potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza
Gli effetti biologici dei campi elettromagnetici includono: aumento del rischio di cancro, dello stress cellulare, dei radicali liberi dannosi, di danni genetici, di cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, di deficit dell’apprendimento e della memoria, di disturbi neurologici e di un impatto negativo sul benessere generale degli esseri umani. I danni vanno ben oltre la razza umana poiché vi è una crescente evidenza di effetti nocivi sia sulla flora che sulla fauna. ».

 

La simpatia nascosta del 5G

La tecnologia 5G sfrutterà le cosidette “millimiter waves”, cosa diversa da quello a cui siamo abituati : le “micro waves”, per permettere allo stesso numero di dati di essere trasmesso in maniera sensibilmente più veloce. Queste millimiter waves non sono mai state usate prima nel pubblico, perchè l’attrezzatura era troppo costosa. Ma sono state usate in campo militare.. come deterrente.

Praticamente, l’esercito degli USA ha sviluppato un’arma non letale, chiamata Active Denial System (ADS), che usa le “millimiter waves” a 95 GHz per penetrare il bersaglio ed istantaneamente farlo spostare, nel video c’è una piccola dimostrazione. Chiaramente, le frequenze a cui lo avremo noi non saranno queste, ma la rete 5G supporta fino a 100 GHz, non si sa mai no?
Qualcosa su cui vorrei si facessero studi è : il 5G può influenzare le capacità cerebrali? La scienza comunque a questa domanda non credo potrà mai rispondere, e se anche i pensieri potessero venire influenzati indirettamente da questa nuova rete? Probabilmente stiamo esagerando con le supposizioni.

Ancora, qui potete ascoltare l’intervento della Dr.essa Sharon Goldberg del Michigan al Senato

 

 

 

“Le radiazioni Wireless hanno un effetto biologico. Punto. Non c’è più spazio per il dibattito quando vai a guardare la letteratura su PubMed, questi effetti li notiamo su tutte le forme di vita : piante, microbi, insetti, animali. Abbiamo evidenze di cardiomiopatie, danno al DNA, effetti sul sistema nervoso.. il 5G è una applicazione non testata di una tecnologia che noi sappiamo essere dannosa. A livello accademico la chiameremmo sperimentazione umana a larga scala.” – Goldberg

 

Ancora, l’intervento di un ricercatore israeliano, Dr. Ben-Ishai del Dipartimento di Fisica alla Hebrew University. Spiega come le ghiandole sudoripare si comportano come delle antenne quando sono esposte a queste “millimeter waves” utilizzate dalla tecnologia 5G

 

 

 

Sicuramente avrete sentito poi degli uccellini morti nel momento di sperimentazione della linea 5G, non possiamo davvero dire se c’entri qualcosa, comunque qui potete leggere qualcosa a riguardo

Insomma, un piatto ricco di informazioni su quello che diventerà il nostro futuro : immersi nella rete, connessi con tutto, e distanti gli uni dagli altri. Ma per questa civiltà direi che è una naturale conseguenza. Vi lascio con questa riflessione della Dottoressa Cindy Russel : il 5G ci darà una smart nation o contribuirà a formarne una malata?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Autore dell'articolo: GG

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