Ogni anno viene distrutta una foresta grande quanto l’Italia

Sembra poco? Ogni giorno distrutta una foresta grande quanto un campo da calcio. Ogni 100 giorni un area grande quanto la Scozia.

Ma quanto siamo ambientalisti? Animalisti? Mettiamoci tutte le etichette che preferite.
Il 2017 è stato un anno record : 29.4 milioni di ettari andati distrutti, la maggior parte illegalmente.
E non ci sarebbe nemmeno tutta questa differenza : legale o meno, distruggiamo la foresta per cosa?


Giusto, la prima causa di disboscamento è l’allevamento intensivo

Per integrare un attimo la discussione, teniamo sempre a mente che dal momento in cui l’essere umano è sul pianeta, abbiamo contribuito a distruggere l’80% delle foreste e la quasi totalità delle altre specie animali che vivevano sulla terra.
Solitamente ogni specie animale ha il proprio competitor :  a noi questa sorte non è toccata?
Ma vi rendete conto che abbiamo distrutto la metà degli esseri presenti su questo pianeta negli ultimi 40 anni? La metà.


Per concludere questo piccolo spunto di riflessione, utilizziamo un’altra immagine

 

Finchè la terra avrà la forza di reagire, potremo continuare tranquillamente a condurre le nostre vite : andiamo ad acquistare ogni genere alimentare e non solo nella plastica, anche le bottiglie d’acqua chiaramente, usiamo senza ritegno la macchina, ceniamo al fast food d’america.
Ci fanno vedere sempre il pianeta che si ribella in quei film distopici per farci riflettere su come ci comportiamo, come se la terra avesse una propria forza e vita, e in base al principio di azione e reazione, noi umani veniamo sempre sopraffatti.
Io penso al dopo in modo diverso : una terra spenta, senza verde, senza le onde nel mare, con l’uomo unico padrone di una landa ormai senza vita.

Penso alla campagna di Sky sulla plastica, e di come siamo davvero bravi a creare problemi e soluzioni allo stesso tempo.
Davvero è uno sforzo così grande quello di privarsi dal piatto di un pò di carne e formaggi?
E chiamiamoli con i loro nomi, sfondiamo quando possiamo e riusciamo quella barriera : sono animali costretti a vivere sapendo che verranno poi uccisi, gonfiati di antibiotici, privati di ogni qualsivoglia gioia di vivere, e le loro relative secrezioni. Poi nel processo capita che vengano triturati vivi milioni di pulcini, eh ma le uova e le galline felici.
E non vediamola nemmeno come una privazione : stiamo facendo un regalo, il più bello, ad un essere senziente che non fa nemmeno parte della nostra specie.
Dopo centinaia di anni, la cultura pop si è “arricchita” del termine razzismo o sessismo : per lo specismo probabilmente è ancora presto, ma da qualche parte si dovrà pure iniziare no?

Con le scelte di ogni giorno, possiamo contribuire ad usare meno acqua, sfruttare meno terre, distruggere meno alberi, salvaguardare gli oceani, aiutare altri esseri umani e non umani.
Se la possibilità di scelta è quello che ci distingue dagli animali, vogliamo mantenere questo bel lusso di definirci umani o no?

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Autore dell'articolo: GG

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