“Cosa abbiamo imparato? Coprifuoco + assenza di legittimità = fascismo”

Cosa abbiamo imparato da questa seconda gestione della pandemia

a) che si è usato ancora lo strumento del dpcm e (in seguito arriveranno) delle ordinanze del ministro competente (salute). Questo, per chi è ritardato e non conosce la Costituzione, viola il cosiddetto principio di legalità, come messo in rilievo da vari costituzionalisti. Il dpcm è poco più che carta da culo, perché non vi è alcuna norma che fissa competenze e limiti del governo nell’emanazione di atti parte di fonti secondarie. Qualcuno ho notato che manco sa che la nostra è una repubblica parlamentare e non una filiale della Corea del Nord.

Avviso: il primo che confonde un dpcm con un decreto legislativo, avverto, vado a prenderlo a casa e lo squarto (:

b) continua a presentarsi il problema delle gerarchie delle norme costituzionali: il principio di libertà (personale, etc.) sta sopra quello di salute pubblica, salvo nel caso di emergenze. Tuttavia, nel caso di epidemia la salute pubblica è prevalente ma se e solo se l’atto che si cerca di impedire è scientificamente provato essere fonte di diffusione epidemica. Quindi portare a spasso il cane (senza fare assembramento) alle due di notte non è statisticamente associato alla diffusione del virus. E’ il provvedimento di “coprifuoco” ad essere sbagliato all’origine e a violare la costituzione, che deve prevedere divieto di assembramento, non il coprifuoco. Soprattutto devono pagare gli straordinari a polizia municipale, statale e CC gli straccioni per poter fare controlli come si deve su provvedimenti che abbiano una ratio e siano pure costituzionali…
c) inutile dirlo ma coprifuoco + assenza di principio di legittimità = fascismo, perché tutto è arbitrario. Si tengono aperti i tabaccai (per i fumatori e chi ha bisogno di bolli, etc. bastano i distributori automatici), ma si chiudono negozi che sicuramente hanno una maggiore utilità;
d)un presidente del consiglio che arriva a dire che ci sono ventuno parametri non arbitrari è a dir poco gravemente insufficiente in matematica ed è incredibile pensare che occupi quel posto. Un vettore non ha un ordinamento assoluto: posso dire che [1,1,1]<[2,3,2] ma non posso dire nulla se confronto [1,0,1] con [1,1,0] per introdurre un ordinamento devo fare un atto arbitrario, ovvero, per dirla euristicamente, devo dire se è più importante la seconda o la terza variabile (in questo caso). In generale, dovrei introdurre un vettore arbitrario di pesi e moltiplicare il vettore dei parametri per quello dei pesi che attribuisco a ciascun parametro. Ma questa è operazione arbitraria per definizione.
d) ieri ho bannato uno perché, criticando un esperto, mi ha chiesto l’h-index. Ora, il problema è molto semplice: ci sono professioni, come quella del ricercatore, che portano alla pubblicazione di eventuali risultati. Altre professioni (si pensi al campo dell’ingegneria, della fisica industriale, della statistica, etc.) hanno l’obiettivo di risolvere problemi specifici produttivi di tipo aziendale. La maggior parte di chi li risolve, può avere vincoli di segretezza, ovvero non gliene fotte un cazzo di pubblicare i risultati, ovvero ancora utilizza al meglio conoscenze già esistenti, dove l’abilità sta nel trovare lo strumento giusto, e non si mette a scrivere review ridondanti come succede almeno nel 30-40% delle pubblicazioni. Insomma (con tutto il rispetto per i ricercatori) chi fa un lavoro “produttivo” non ha né voglia né tempo di scrivere articoli, a meno che non faccia scoperte sensazionali.
Questa logica di parlare di tutto, dalla costituzione all’epidemiologia, solo per sentito dire (senza approfondire) e di basare tutto sul principio di autorità costituisce il più maligno dei cancri che affligge la nostra società. Ed è anche per questo che è una merda di società.

Joe Di Baggio

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Autore dell'articolo: GG

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