Intervista alla Dr. Brogan, psichiatra : “Sono sempre stata interessata alla salute delle donne, soprattutto in donne in gravidanza. Mi interessavo delle reazioni allo Zoloft ed ad altri farmaci. Poi ho cominciato a pensare a tutto il resto a cui si esponevano le mie pazienti e non solo : l’aria che respiravano, l’acqua, il cibo. Spesso capitava che mentre mi raccontavano i loro problemi, quasi per caso mi dicevano che si erano fatte il vaccino anti influenzale.
Si erano mai chieste se c’erano correlazioni? Non c’era alcuna informazione per loro, ma nemmeno per noi. Credo che la cochrane review sia una fonte affidabile, e sul vaccino anti influenzale era questa la conclusione : non c’erano abbastanza evidenze per continuare a farlo, non abbastanza studi sulla sicurezza.
Ma cosa mi dicevano loro poi? Ogni anno tutti lo fanno e tutti stanno bene, dove è il problema?
Ma non stanno tutti bene, parliamo di malattie croniche o degenerative, un concetto non proprio vicino allo stare bene.
Non c’è la voglia di connettere i puntini.
Il problema non è ammalarsi, perché quello succede ed è normale. Il problema è l’ammalarsi progressivamente, che nella nostra società succede troppo spesso, per l’aria l’acqua o il cibo.
Differenti persone hanno differenti vulnerabilità. La maggior parte delle malattie è legata a fattori ambientali, non tanto alla genetica, e questo lo ricorda anche l’OMS, cambiando lo stile di vita è possibile prevenire la maggior parte delle patologie cardiovascolari ed una buona parte di tumori. È meglio parlare di epigenetica.
Ho letto diversi lavori del Dr. Breggin, oppure ‘ Indagine su una epidemia’ , un libro che mi ha fatto piangere.
Prima che cominciassi a leggere tutto questo, non avrei mai potuto dire ad un paziente a cui ero pronta a somministrare farmaci ” voglio che tu sappia che questa medicazione potrebbe stravolgerti la vita se lo prendi più di 2 mesi” , perché sappiamo bene che le malattie e complicanze iatrogene sono davvero tante. Una conversazione che oggi dovrebbe succedere sempre, ma non succede quasi mai.”
