Il calderone del giornalismo italico
Hooligan, ecologisti radicali, fricchettoni e nostalgici di Hitler
Per la giornalista di Repubblica che ha pubblicato questo pezzo, ecco chi erano i componenti della manifestazione di Berlino.
Quanto conviene buttare tutto nel calderone?
Andiamo a guardare nel dettaglio le parole di una professoressa presenti nell’articolo :
“L’ambiente di naturopati e medici alternativi è diventato un ricettacolo di no-vax e adepti sempre più arrabbiati anche perché la medicina omeopatica o le terapie anti-convenzionali spesso prive di fondamento scientifico, non vengono più rimborsate dal mutuo.”
Abbiamo letto proprio bene signore e signori : il problema di queste persone è che sono arrabbiate, e sono arrabbiate perché queste terapie (e ci teniamo a specificare che sono prive di fondamento scientifico) non vengono più rimborsate dal mutuo.
Grazie alla Dr.essa Bader per queste parole che trasudano saggezza.
Ma non è finita qui, perché aggiunge :
“Molte persone sono state risucchiate dalle teorie complottiste anche perché i loro insegnamenti nascono da uno scetticismo nei confronti della medicina allopatica.”
Di grazia, di che scetticismo parliamo? Come nasce? Viene quasi sottinteso che sia uno scetticismo innato, dovuto ad un atteggiamento probabilmente medioevale di rifiuto verso le pratiche moderne.
Se la prende poi con uno chef vegano, per le sue proteste contro il 5G, ed ecco che i vegani si meritano addirittura la menzione nel titolo dell’articolo!
Questi i partecipanti alla manifestazione
Molto belle e fantasiose poi le definizioni del gruppo : marmellata di hippie, sciamani, nemici delle scie chimiche e militanti dell’ultradestra oppure si parla di gruppetto di hippies che meditano, maestri yoga con materassini e cartelli novax, e rapper terrapiattisti che contestano l’uso della mascherina. Ah, e quella menzionata nel titolo : hooligan, ecologisti radicali, fricchettoni, nostalgici di Hitler
Per finire poi, viene menzionato anche un ex calciatore della nazionale tedesca, colpevole di questa frase ” Legittimo dubitare : il Coronavirus è poco più di una influenza”. Anche se persone come Tarro l’hanno definita in questo modo, come ci ricorda la giornalista nella chiosa dell’articolo, il calciatore è scivolato nel triste mondo dei cervelli in ammasso.
Questo articolo invece, ci ha perlomeno permesso di capire come funziona il cervello della giornalista, ed il mondo della editoria mainstream (ancora una volta). Ma ci colpano i no mask.
E so già che saranno parole al vento, e troveremo di nuovo calderoni di questo tipo.