“Si continua a fare sperimentazione animale soprattutto per questioni economiche”
Pensate sia sbagliata questa frase? In fondo, la quasi totalità dei ricercatori che sperimenta sugli animali è favorevole alla sperimentazione animale.
Ci mancherebbe altro, per carità. Potrebbe mai l’oste dire che il suo vino fa schifo?
Sono tante le volte in cui ne abbiamo discusso, ad esempio qui. Non è possibile sostenere un modello anacronistico, che non funziona, e che reca sofferenze indicibili ad altri esseri viventi. Qui alcune frasi del Dr. Gianni Tamino, biologo impegnato da sempre nella lotta alla sperimentazione animale, che ho ascoltato ieri ad un convegno organizzato da O.S.A, Oltre la Sperimentazione Animale.
Il mondo scientifico di oggi vive ancora sotto l’egida del riduzionismo. Come è possibile che i sistemi viventi siano correlati al mondo delle macchine? In un sistema complesso, sono le relazioni tra le parti ad essere fondamentali, perchè danno vita alle proprietà emergenti, cioè proprietà che si manifestano solo quando le parti entrano in relazione l’una con l’altra.
Non è il gene a contenere l’informazione, ma questa viene espressa quando entra in relazione con un sistema di lettura capace di farla emergere!
Nella sperimentazione animale, non esistono relazioni tra le parti, l’animale perde la sua complessità e viene meccanicizzato.
Pensate ai PFAS, interferenti endocrini che troviamo ormai ovunque nell’ambiente. Bene, le linee guida sulla tollerabilità erano state fatte grazie a degli esperimenti sui topi. Topi che hanno una soglia molto più alta della nostra!Poi il Dr. Stefano Cagno, psichiatra che ci ha portato alcuni esempi sulla follia che viene portata avanti nel suo settore
Piccolo esempio : per studiare la depressione, si prendono dei topolini, si mettono in un secchio pieno d’acqua senza possibilità di aggrapparsi a niente, e si conta quanto tempo passa prima che il topo muoia annegato
Piccolo esempio : per studiare l’ansia, si prendono dei cani e li punzecchi a ripetizione con un bastone elettrizzato, fino a quando l’animale smette di lamentarsi. Ah, giusto per validare ancora di più la procedura, alcuni scienziati la usano per studiare l’ansia, altri invece dicono sia meglio per la depressione. La solita psichiatria.
Piccolo esempio : per studiare le “malattie psichiatriche”, spaccano il cranio ai topolini per vedere direttamente come si comporta l’ippocampo. Bene, secondo il DSM-V, tutte quelle patologie legate ad una condizione medica (come forse potrebbe essere un cranio spaccato) non possono essere considerate psichiatriche.
Possiamo tranquillamente parlare anche di truffa a carico dei consumatori. Non solo, in pratica gli stessi psichiatri si contraddicono da soli, e forse nemmeno se ne rendono conto!
Come poi non parlare del famoso esperimento delle scimmie con le mamme fantoccio per studiare il fenomeno dell’abbandono? Separi le scimmie dalle madri, e le metti a contatto con un peluche oppure con del metallo o ancora meglio con un fantoccio che libera degli aculei appena ti avvicini.
La stessa identica cosa è stata studiata, senza arrecare sofferenze ingiustificate, grazie a dei bambini orfani in Francia post seconda guerra mondiale.
Ma era necessario fare questo per studiare certi fenomeni?
La triste conclusione deve essere questa : gli innumerevoli animali uccisi negli esperimenti psicologici non sono soltanto morti invano ma anche in modo crudele
Per fare un passo indietro, la contraddizione vive intensamente in chi è favorevole alla sperimentazione animale : i vivisettori (chiamiamoli per quello che sono) si dichiarano i primi amanti degli animali, possono osannare o criticare la sperimentazione in base al tipo di farmaco, se ha funzionato o meno.
L’esempio del talidomide : c’è stata poca sperimentazione animale, quindi non si è capito.
Peccato che gli studi sono stati fatti, sia prima che dopo, e semplicemente non avevano la stessa nostra reazione.
Non esiste l’umiltà, ammettere l’errore è inammissibile. Abbiamo una fisiologia diversa, farmacocinetica e farmacodinamica diversa, ma ostiniamoci a cercare la cura per il cancro con i roditori.
Come dice Hartung, non siamo topi di 70 kili
Cosa c’è poi di fisiologico nell’indurre, per di più velocemente, una malattia come il cancro ad un animale in cattività che reagisce in maniera diversa dall’essere umano?
Non è un caso se poi i numeri sono pietosi per la sperimentazione animale.
Nonostante tutto, per legge si deve fare nell’iter di commercializzazione di un nuovo farmaco, e per la pubblicazione in riviste viene richiesta anche la parte di sperimentazione sull’animale.
Anche se la quasi totalità fallisce, anche se i modelli animali non sono predittivi, si continuano a fare scelte di questo tipo. Anche l’istituto Sanger ha iniziato il processo di chiusura dello stabulario, per dirne una.
Siete un ricercatore molisano interessato a metodi alternativi di ricerca? Bene, lo Stato Italiano è disposto a finanziarti con circa 3000 euro. Almeno, se abitate in Lombardia la cifra sale fino a 86000 euro. Briciole, e questa sarebbe la direzione che vogliamo intraprendere?
Interessante anche l’intervento del Dr. Valerio Gennaro, epidemiologo che ha spiegato quali sono i trucchetti che vengono utilizzati per falsare gli studi
Vengono scelte popolazioni in maniera arbitraria, si fanno follow up ridotti nel tempo per evitare di evidenziare magari degli effetti collaterali ritardati, vengono ignorate le sinergie tra gli inquinanti, ignorato allo stesso modo il principio di precauzione, la popolazione esposta ad un determinato fattore di rischio viene mischiata ad un’altra, le conclusioni degli studi sono diverse dagli obiettivi dal metodo e dai risultati con cui è stato portato avanti, giocano con il concetto di significatività statistica per dire quello che si vuole, viene disegnato lo studio male in partenza.
Poi ricorda alcune domande che ognuno di noi può farsi per analizzare in maniera critica un lavoro scientifico
Chi ha finanziato lo studio? Gli autori hanno già prodotto dei risultati analoghi? Quali sono i limiti dello studio? Sono più numerose le sovrastime o le sottostime? A chi giova lo studio?
Mi è rimasta impressa questa frase, indice di come purtroppo le cose vanno sempre in un determinato modo : ” Quando si segnalano Fattori di Rischio vieni allontanato e accusato di allarmismo, quando dici che va tutto bene vieni promosso.”
Mi ha stupito l’intervento di una professoressa del Centro 3R di Pisa, perchè avevo letto spesso di questo centro 3R senza sentire mai qualche diretto interessato. Adesso sono 6 le università italiane che collaborano nella realizzazione di questa realtà.
Purtroppo, praticamente, per le idee del centro 3R si deve continuare a sperimentare sugli animali, e qui cito, lo si fa per legge e perchè secondo un sondaggio quasi tutti i ricercatori sono favorevoli alla sperimentazione
E questa dovrebbe essere la via giusta per la liberazione animale? Per la fine di questa pratica aberrante? Non lo so, anche se ho apprezzato l’idea di avere qualcuno che la pensasse diversamente, si possono poi fare discorsi interessanti e più completi per certi versi. Sul 3R mi riallaccio al pensiero di Candida Nastrucci
Le 3R rallentano il progresso della Scienza e della ricerca e danneggiano il movimento verso l’unico modo possibile per fare ricerca ovvero i metodi non animali e quelli di Replacement.
Spero che qualcuno voglia supportare e finanziare il Replacement e la Ricerca Senza Animali e che l’EU si renda conto che continuare a promuovere le 3R fa solo male alla scienza e alla salute umana e bisogna andare verso la loro scomparsa e verso il totale Replacement.
Non mi chiedete quindi cosa penso di Ridurre o di Raffinare, perchè non esiste il concetto di migliorare la sperimentazione animale, una tortura e un abuso non si può migliorare deve essere solo abolito e vietato per legge. I metodi per far stare meglio gli animali e usarne di meno sono procedure che dovrebbero essere implicite in qualsiasi laboratorio che effettua esperimenti su esseri viventi, ma non si occupano di cercare di evitarli del tutto e implementare metodi e tecnologie nuove. Lo scopo dovrebbe essere non usare animali, non usarli meglio.
Non provate quindi a chiamare questa sperimentazione su animali una ricerca, perche nel 2019 con i mezzi, strumenti, tecnologie e genio umano che abbiamo e quello che sappiamo sul genoma umano e le differenze interspecie è inscusabile e ingiustificabile usare animali, e le vostre pubblicazioni su come avete usato gli animali, quanti, come e cosa avete trovato in loro, sono solo carta da riciclare.
Le 3R sono superate perche’ in 60 anni che esistono avrebbero dovuto portare al Replacement, cioè alla sostituzioine, e non lo hanno fatto affatto, anzi, hanno continuato lo sviluppo dei metodi su animali, il loro perfezionamento e perpretato e divulgato il loro uso in molteplici pubblicazioni prive di valore per gli umani, a cui sempre si e’ dovuto fare riferimento per conclusioni accurate.
Perchè ci avevo creduto anche io per qualche anno, tanto tempo fa, sperando che effettivamente le 3R avrebbero condotto un giorno al Replacement, che avrebbero portato al cambiamento finale, ma invece no, è stato un grande inganno, una enorme truffa interpretata a piacimento, ed è stato peggio.