I contraccettivi ormonali favoriscono l’insorgenza del cancro al seno? Sì.

Sul New England Journal of Medicine, è stato pubblicato questo studio per cui chi prende la pillola o altri contraccettivi ormonali, va in contro ad un piccolo ma significativo aumento del rischio di contrarre il cancro al seno. Questo studio, che ha seguito più di 1.8 milioni di donne in Danimarca per più di 10 anni, ed ha aiutato a sfatare il mito per cui molte giovani donne credono che i contraccettivi odierni siano più sicuri di quelli presi dai loro genitori. Su 100.000 che usano contraccettivi ormonali, 68 casi di cancro al seno; 55 casi fra chi non li usa.
Questo è stato il primo studio che si è incaricato di verificare il rischio associato a contraccettivi di nuova generazione.
Ad esempio, la ricerca suggerisce che anche i progestinici possono incrementare il rischio di cancro al seno. Le donne che hanno usato ormoni per più di 10 anni, 38% in più di rischio; per quelle che utilizzavano IUD progestinici invece un aumento del 21% di rischio. Quello che ha appunto sorpreso i ricercatori era che l’aumento del rischio non soltanto era legato alla pillola ma anche agli IUD.

Questo è uno studio importante perchè non avevamo idea di come fossero i moderni contraccettivi ormonali rispetto a quelli del passato in termine di rischio di cancro al seno, ed in più non sapevamo assolutamente nulla su gli IUD. I ginecologi credevano per assunto che essendoci una dose più bassa di ormoni, allora sarebbe stato più basso il rischio. Invece è praticamente lo stesso. Certo parliamo di un numero che sembra piccolo rapportato su quel campione, però è misurabile, e se lo ampliamo a tutte le donne sotto terapia ormonale, diventa un problema di sanità pubblica molto significativo. Considerato che il rischio aumenta con l’età, per le donne superiori ai 35 anni perchè non pensare al diaframma o ai preservativi?
Dr. Marisa Weiss, oncologa non legata allo studio, responsabile del sito breastcancer.org

C’era la speranza che con questo studio avremmo potuto dire che i preparati odierni sono più sicuri. Questo è il primo studio con dati sostanziali per dire che non è così. Pensavamo che avendo una dose inferiore di estrogeni, sarebbero stati più sicuri. Soltanto in America sono 10 milioni le donne che utilizzano contraccettivi, orali o dispositivi intrauterini. La ricerca di un contraccettivo orale che non aumenti il rischio di cancro del seno deve continuare. Va precisato che il rischio complessivo di tumore rimane comunque basso, in quanto l’utilizzo dei contraccettivi ormonali è stato anche associato a una riduzione sostanziale del rischio di cancro a ovaie, endometrio e colon-retto più in là negli anni
David J. Hunter, professore di epidemiologia all’ Università di Oxford

“Non ci aspettavamo un risultato simile. Abbiamo anche scoperto come il rischio aumenti in base alla durata del trattamento, suggerendo come questa sia una relazione causale. Per noi è un quadro molto chiaro. Le donne che hanno usato i contraccettivi ormonali per più di cinque anni hanno un aumento del rischio, anche dopo cinque anni dall’interruzione del trattamento.”
Lina S. Mørch, ricercatrice all’ Università di Copenhagen e autrice dello studio.

Valuteremo con attenzione queste nuove scoperte, ma ricordiamo che i contraccettivi ormonali per molte donne sono le opzioni più economicamente accessibili, sicure ed efficaci.
American College of Obstetricians and Gynecologists

Sicuri ed efficaci, sicuri ed efficaci. Oh mamma ma questo ormai è diventato un mantra, quando lo sento mi fido pochissimo.

 

NY TIMES

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Autore dell'articolo: GG

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