Medicina a piccole dosi : benvenuti

E’ possibile integrare la dualità in medicina ? Andiamo brevemente ad analizzare i due poli opposti del globo

In occidente :
Fusis (natura)
Physician
Medeor (curare)
Medicus

Questa è la mansione del medico. O almeno, questa è la mansione del medico se ci limitiamo alla etimologia pura del termine: curare la natura, prendersi cura dell’uomo.  E poi?

E poi venne Cartesio,Virchow, Pasteur,Darwin,Newton.
La fisica classica,la teoria dell’evoluzione,i batteri
La parcellizzazione del sapere, la psicofarmacologia.

In oriente

Qi
Shen
Yin e Jang

Ancora oggi,da quando ha preso vita la medicina orientale è rimasta di natura prevalentemente olistica, in cui medicina e filosofia si fondono in molti punti. Non è solo un modo di curare il corpo, ma soprattutto lo spirito. Adesso mi chiedo :

Perchè si tende a disprezzare questa faccia della medicina? Non sono due facce della stessa medaglia?

Si dice che esiste solo una medicina,quella che cura i pazienti. Ed io non posso che essere più d’accordo, ma maliziosamente posso affermare che chi dice questo,in fondo crede che sia quella occidentale l’unica a funzionare?
Quella occidentale che sarebbe più opportuno chiamare “convenzionale”, frutto più del tempo che delle evidenze, voi che dite?
Sono contrario a credere che una vada bene e l’altra no, ed emergono sempre maggiori evidenze nella letteratura scientifica che certificano come l’interazione fra questi due modi diversi di vedere il corpo è semplicemente la scelta migliore.
La dualità deve essere integrata,il contrasto non ci darà mai una visione unitaria della cosa, e questo vale per tutte le questioni duali nella nostra vita.

Per citare il professor Dr. Mario Austoni, fondatore della Scuola internistico-metodologica padovana :

“La Medicina se vorrà veramente conoscere l’Universo-Uomo, dovrà adottare principi e metodi che consentano di conoscerne meglio l’interezza, che è fatta (è bene ricordarlo, perché sembra che ce ne siamo dimenticati!) non solo di aspetti scientifici, ma anche psicologici, etici e socio-economici.”

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Autore dell'articolo: GG

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