Papaya positiva al Coronavirus! Responsabile in Tanzania licenziato.

Una Papaya positiva al Coronavirus

Ed il responsabile nazionale del laboratorio dei test viene sospeso.

“La Tanzania ha sospeso il capo del suo laboratorio sanitario nazionale, Nyambura Moremi, incaricato dei test per il coronavirus e ha ordinato un’indagine, il giorno dopo che il presidente John Magufuli ha messo in dubbio l’accuratezza dei test.
Magufuli ha detto che domenica i kit di test importati erano difettosi, o addirittura ha parlato di sabotaggio, in quanto avevano restituito risultati positivi su una capra e una papaya – tra i vari campioni non umani sottoposti a test.
I tecnici sono rimasti deliberatamente all’oscuro delle loro origini.
Il presidente
non ha detto da dove fossero stati importati i kit o perché le autorità fossero sospettose sui risultati.

Catherine Sungura, responsabile delle comunicazioni del Ministero della Salute, ha detto in una dichiarazione di lunedì che il direttore del laboratorio e il responsabile della qualità sono stati immediatamente sospesi “per aprire le indagini”.
Sungura ha detto che è stato formato un comitato di 10 persone per indagare sulle operazioni del laboratorio, compreso il suo processo di raccolta e analisi dei campioni.

Domenica, Magufuli ha anche licenziato il capo del dipartimento dei negozi sanitari del governo, quelli che si occupano della distribuzione di forniture e attrezzature mediche agli ospedali governativi, ma non ha dato alcuna motivazione.
A partire da lunedì, la Tanzania ha registrato 480 casi di COVID-19 e 18 decessi, secondo un conteggio di Reuters basato sui dati del governo e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
A differenza della maggior parte degli altri Paesi africani, la Tanzania a volte va per giorni senza offrire aggiornamenti, con l’ultimo bollettino sui casi risalente al mercoledì.

Le infezioni e i decessi di COVID-19 segnalati in tutta l’Africa sono stati relativamente bassi rispetto agli Stati Uniti, a parti dell’Asia e all’Europa. Ma l’Africa fa anche pochissimi test, 1 ogni 2000 abitanti

Situazione analoga in Kenya

Nel vicino Kenya, un organo del Senato ha chiesto spiegazioni al Ministero della Salute sulle circostanze che hanno portato al licenziamento del capo dell’emergenza e del direttore del team responsabile del centro per la ricerca sui virus presso l’Istituto di ricerca medica del Kenya, gestito dallo Stato.

“In relazione a quanto sopra, il comitato osserva che la tempistica del licenziamento è sbagliata, poiché è probabile che abbia un impatto significativo sul morale e sulla motivazione dei vari membri del personale che lavoravano sotto di lui”, ha detto il Comitato ad hoc del Senato sulla situazione COVID-19 in Kenya in un rapporto del 28 aprile.”

 

Reuters

Alcune considerazioni

Quindi, Reuters ci racconta che il responsabile nazionale del laboratorio dei test per il Coronavirus, all’insaputa di tutti i tecnici, ha testato, tra le tante cose, una pecora ed una papaya, che sono risultate entrambe positive.
Pawpaw sul sito della FAO me la riporta come Papaya, Wikipedia come Banano del Nord della famiglia dell’Annona per rendere l’idea, ma il succo cambia poco. Arriva questo risultato, con questo frutto demoniaco positivo,il presidente della Tanzania si fa due domande sulla accuratezza dei tamponi, che sappiamo non essere adatti alla diagnosi anche secondo il CDC, ed il giorno dopo il responsabile dei test viene licenziato.
Domande che ci siamo già posti : quale è la validità del tampone? Che cosa è questo virus? Dobbiamo stare attenti anche a mangiare la frutta? Sarà stato uno stock di tamponi già pieno di Coronavirus come successo qualche settimana fa in Gran Bretagna?
Il responsabile tanzanese voleva mettere alla prova i tamponi? In caso, il risultato non è stato dei migliori. Per lui, s’intende. Se lo fai senza dirlo a nessuno, hai paura di come potrebbero reagire. Potrebbero non volerti fare realizzare il test su una papaya, per dire. Potrebbero alterare i risultati.
Dopo una mossa del genere, il fatto che sia stato licenziato ci può fare riflettere? Anzi, aggiungiamo che la pezza che questo comitato ha provato a mettere non penso abbia fugato i dubbi.
Sono sempre le coincidenze e le tempistiche sbagliate.

Ma tanto, rimangono sempre parole al vento

 

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Autore dell'articolo: GG

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