“Se si può fare una scelta, allora non è discriminazione”: frase shock della fondatrice di “Odiare ti costa”

Puoi scegliere? Se sì, non è discriminazione

La discriminazione è tale soltanto se riguarda una caratteristica personale (?) ed ovviamente chi ci spiega la differenza è una persona..non discriminata.

Di conseguenza, non può capire come si sentono le persone che fanno parte di questo gruppo.

Per correttezza, partiamo dalla parola “discriminazione” : deriva dal latino, discrimen, separazione.
Non c’è nient’altro da specificare, vuol dire effettuare una separazione.
Che questa venga stabilita dal colore della pelle o dall’albero genealogico o dall’aderire ad un trattamento sanitario, è assolutamente secondario. Chiaro, per poter portare avanti questa linea di pensiero, devi sapere che esistono diversi modelli medici.

Perché questo pensiero è tremendo

Seguendo la logica distorta di questo pensiero, che ripeto è estremamente pericoloso, potremmo tranquillamente sostenere che:
“Se gli ebrei sono stati discriminati dai nazisti, la colpa è degli ebrei. Hanno SCELTO di riprodursi nonostante fossero portatori di geni pericolosi, quindi che si prendano le conseguenze delle loro scelte.”
Andiamo anche poi all’atto pratico, andiamo a misurare questa “presunta” discriminazione nella realtà.
I non vaccinati possono entrare nei luoghi di cultura e svago? NO
I non vaccinati possono entrare nei luoghi di ristoro? NO
E potremmo finirla qui. La famosa “pandemia dei non vaccinati” causata da persone che da mesi e mesi non possono più partecipare alla vita sociale, e che per farlo sono stati costretti per mesi a dimostrare, attraverso uno strumento non diagnostico, di essere delle persone sane.
Quello stesso strumento, adesso non vale più.

Essere positivi al tampone non è essere contagiosi : ecco perché!

Ricordando, a tempo perso, il report di ARPA Piemonte che ci ricorda come non sia stata trovata traccia virale negli spazi aperti.

Il tassello mancante

Facile: l’eugenetica.
In tutte le più recenti e diverse forme di discriminazione, la scienza ha occupato un posto centrale.

La scienza ha sempre legittimato le discriminazioni.

Non perché tutti gli scienziati siano malvagi, ma semplicemente una pallida e perversa imitazione della scienza viene assunta ad unica soluzione da parte dei governi e dell’autorità, che pretendono di ascoltare e fidarsi quando in realtà stanno semplicemente manovrando le cose per mostrare quella porzione di verità.

Ma tanto, sono parole al vento.

 

 

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Autore dell'articolo: GG

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