La storia di Fulvia e di sua nonna: quantə anzianə sono mortə così?

Quante storie così abbiamo già letto?
Gli “effetti collaterali” di una situazione critica, che sembra non trovare più una fine. Vorrei argomentare, ma ho davvero perso le parole dopo aver letto questa storia, da un lato grottesca e surreale e dall’altro svela una precisa fotografia del momento in cui stiamo vivendo. Io non posso avere fiducia nelle istituzioni, non posso abbandonarmi ad una fede cieca, quando da oltre un anno viviamo in questo modo. E già in principio la mia fiducia era e rimarrà zero. Non posso dire con certezza che tutte le persone over65 siano morte in questo modo, ma una bella fetta di sicuro.
Ma quale scienza? Ma quale università? Detto questo, vi lascio alla lettura di questa storia, con un appello finale da parte di Fulvia.

Mia nonna due giorni fa é morta.

Si era fratturata il femore il 30 Dicembre ed é stata ricoverata al Cardarelli dove le hanno fatto 2 tamponi a distanza di pochi giorni, entrambi risultati negativi. Dopo 9 giorni é stata operata (Gli anziani andrebbero operati di rottura al femore entro 48 ore per evitare complicanze). Post operazione ha dovuto effettuare un altro tampone prima di poter essere trasferita nel reparto di Fisiatria dove avrebbe fatto fisioterapia per recuperare la mobilitá della gamba. Suddetto tampone é risultato positivo, ma mia nonna era completamente asintomatica. A quel punto il 12 Gennaio l’hanno trasferita al Cotugno dove hanno iniziato la “Profilassi sperimentale Covid” somministrandole alla ceca antibiotici e cortisone e alte dosi di ossigeno tramite mascherina. Mia nonna continuava ad essere asintomatica. L’unico sintomo era una desaturazione dovuta ad un’anemia causata molto probabilmente dalla frattura e dall’operazione subita in ritardo e in piú dalla posizione ferma semi sdraiata che non permetteva un’adeguata ossigenazione. Mia nonna é risultata ancora positiva ai vari tamponi, nonostante fosse sempre asintomatica. Venerdí 5 Febbraio é risultata negativa. In tutto questo periodo la ferita chirurgica di mia nonna é stata trascurata, le hanno rimosso i punti in ritardo, é stata visitata da un fisioterapista solo due volte e non l’hanno mai cambiata di posizione regolarmente come andrebbe fatto nei pazienti di lunga degenza. Quindi mia nonna, essendo stata seduta nella stessa posizione per piú di 30 giorni, ha sviluppato una piaga da decubito.
Domenica 7 Febbraio le hanno fatto un altro tampone perché i medici dicevano che erano necessari due tamponi negativi per poterla dimettere. Questo secondo tampone é risultato “parzialmente positivo/negativo” con “frammenti di virus”.
Le mie zie il 9 febbraio alle ore 10 hanno parlato con un medico del Cotugno che ha confermato il trasferimento di mia nonna in una clinica riabilitativa quello stesso giorno alle ore 12. Mentre mia zia era in viaggio verso il Cotugno un secondo dottore al telefono le ha detto, alzando la voce in maniera spropositata, che non voleva firmare per il trasferimento. Quindi un medico era d’accordo a firmare ma un altro medico invece no. Le mie zie, giá pronte per essere coinvolte nel trasporto di mia nonna, con le valigie piene di farmaci e indumenti destinati a lei, sono state costrette a tornare a casa. É stato deciso da questo secondo medico che non verrá effettuato il trasferimento finché anche un secondo tampone risulterá negativo.
Mia nonna intanto era convinta di poter uscire finalmente dall’ospedale per poter essere curata per ció di cui lei ha veramente bisogno: cura della piaga da decubito,fisioterapia e riabilitazione post operazione del femore.
Intanto mia nonna continuava ad essere asintomatica. L’unico problema é che era anemica e ha iniziato ad avere un’emorragia rettale.
Il giorno dopo un ulteriore tampone esce negativo e a quel punto la nonna viene trasferita alla clinica. Lí non riescono a curarla per la forte emorragia e quindi viene trasferita al San Paolo in reparto chorurgia dove le zaffano l’emorragia rettale. Dopo 1 giorno esce un tampone positivo e quindi trasferiscono mia nonna al reparto Covid del San Giovanni Bosco. Lí mia nonna inizia a peggiorare, l’emorragia continua, inizia ad essere ipoglicemica e non bastano le sacche di glucosio endovena per stabilizzarla. Il suo corpo ormai non reggeva piú. La notte tra il 15 e il 16 febbraio ha un arresto cardiocircolatorio e finisce la sua vita terrena. É andata a finire nella conta dei “morti Covid” perché positiva all’ultimo tampone effettuato. Non é stato possibile effettuare un’autopsia ed é stata cremata.
Ho scelto di scrivere questo post come testimonianza per farvi capire che tutti gli anziani con patologie che sono morti nell’ultimo anno soli abbandonati, come mia nonna, non sono morti certo di Covid, sono morti assassinati da un governo e una “scienza” criminali con l’aiuto di medici e infermieri,alcuni innocenti e ipnotizzati e altri invece senza cuore. Mia nonna é morta sola, non siamo potuti stare vicino a lei nell’ultimo mese e mezzo della sua vita. Ma sono fiera di averla baciata e abbracciata fino all’ultimo momento in cui l’ho vista.❤ Non c’é cosa piú disumana e criminale che far pensare al mondo intero che baciare e abbracciare altri esseri umani sia fonte di pericolo e vada evitato. Mia nonna non ha mai avuto sintomi Covid e fino al 30 dicembre tutti noi in famiglia l’abbiamo baciata e abbracciata.

Tamponi da buttare

I tamponi sono un’arma criminale. Danno falsi positivi e sono completamente inaffidabili. I professionisti sono stati ipnotizzati a tal punto da non essere piú capaci di distinguere un vero malato. Prima venivano isolati i pazienti con evidenti sintomi di patologie infettive. Oggi invece vengono isolati pazienti asintomatici positivi ad un tampone criminale e vengono sottoposti a terapie sperimentali inutili e dannose.

Da che parte volete stare?

Se non ve ne siete ancora accorti, stiamo assistendo ad un olocausto. Solo che non é piú cosí evidente come quello accaduto in passato, perché se cosí fosse stato la gente si sarebbe ribellata e non sarebbe stata mai complice di un tale massacro. Col terrorismo psicologico tramite i Media e gli anni di istruzione corrotta vi hanno convinto della Teoria dei germi, del contagio, dei microbi e dei virus “spregevoli assassini che invadono le nostre cellule”. Non c’é nulla di piú sbagliato in questi concetti. NOI SIAMO RICOPERTI DI MICROBI E VIRUS E LO STESSO VALE PER LA TERRA, L’ARIA, L’ACQUA, LE PIANTE, GLI ANIMALI. Senza virus e microbi questo sarebbe un pianeta sterile e senza vita. Ora decidete voi da che parte stare. Volete continuare ad esseri complici di un massacro e di una futura estinzione della razza umana? O volete risvegliarvi ed iniziare a creare insieme un mondo nuovo dove gli esseri umani vivono in armonia con microbi, virus, piante, alberi, animali etc.. ?
Grazie ?
Fulvia Gherardelli

 

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Autore dell'articolo: GG

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