Ma che domande sono?
Certo!
Durante un temporale, il signor X viene colpito prepotentemente da un fulmine e muore carbonizzato.
A causa di un naufragio, X e Y non sono riusciti ad emergere e muoiono annegati.
Per delle scelte sbagliate, Y si trova nel deserto senza acqua da giorni e muore disidratato.
Solitamente, funziona così
Ad una azione, consegue una reazione. Abbiamo già parlato di come, casualmente, proprio nel 2020 siano cambiati i criteri di assegnazione di causalità di morte. Siamo ormai arrivati a negare anche una correlazione temporale che si conclude nel giro di qualche minuto.
Non so se ve lo ricordate, ma i farmaci sintetici-e non per errori di somministrazione- rimangono al terzo posto come causa di morte. Questo vuol dire che è riconosciuto, è noto, che possano uccidere.
Non è la prima notizia del genere che riceviamo, a memoria mi viene una ex infermiera a Lanciano e dei casi al di fuori dell’Italia, e nonostante questo viene soltanto sempre ripetuto la fragilità di chi lo fa e viene immediatamente esclusa ogni correlazione. Qui sta la malafede. Ammettiamo che non siano state le vaccinazioni, dall’altro lato è comunque impossibile escludere la correlazione dopo pochi secondi. Il doppio standard raggiunge sempre vette più alte, e non ho più la forza o la voglia di commentarle.
La storia
Questo è stato l’articolo che ha ispirato l’articolo, di ieri. Subito dopo la somministrazione, ha un malore e muore.
Ecco perché chiedevo: se ti sparano in testa e muori, è stato il proiettile o l’arresto cardiaco? Perché ormai arriviamo a parossismi sempre più magici. Si, è sicuramente una provocazione, ma fino ad un certo punto.
Quanto abbiamo discusso? Quante volte abbiamo provato a tessere ragionamenti con chi la vedeva diversamente da noi? Secondo me, la situazione in cui viviamo è abbastanza chiara ed altrettanto triste, eppure preferiamo portare avanti questo mondo.
Parole al vento