Cynthia, infermiera “provax” che ha cambiato idea. Come? Provandola sulla pelle della figlia

Questa è la storia di una infermiera, che ne ha passate di tutti i colori.

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Traduzione e commento di Valeria Gentili

Lui è Wakefield

quella con la maglia rossa è Polly

la signora col giaccone nero è una ricercatrice che è stata ascoltata nelle audizioni al senato della Virgina contro l’operato della CDC, specializzata in nefrologia, la dottoressa Suzanne Humphries.

La ragazza con i capelli biondi è Cynthia, un’infermiera specializzata che ha anche vaccinato bambini per decenni, convinta che Wakefield fosse un manipolatore conta-balle e che la storia che i vaccini inducono l’autismo fosse una moda passeggera, buona solo per genitori ignoranti.

A lei la Medicina aveva insegnato che i vaccini sono “sicuri e necessari”. Punto.

Il suo figlio maggiore, ora 13enne se l’era cavata senza conseguenze gravi: ma comunque dissenteria, febbre e rush cutaneo (dermatite atopica). Alla sua secondogenita Noah, ora di un anno e mezzo, toccavano vaccinazioni molto più intensive. La legge è cambiata. 15 sieri in una volta a 4 mesi, GARDASIL compreso.

La bimba cade in una condizione gravissima da subito.

5 giorni di febbre incessante, catatonica, dissenteria, molle, occhi riversi, assenza di contatto visivo (e sento un brivido…gli stessi sintomi di mio figlio, che ho ripreso per i capelli non so neanche io come, a questo punto)

Il pediatra le dice di tornare a casa e darle un TYLENOL (aspirina), dicendole di calmarsi.

La bambina sta ancora male. La mamma la porta in una clinica in emergenza.

Le misurano gli ELETTROLITI, il sodio è bassissimo (la carenza di sodio provoca stupore cerebrale, il paziente è completamente assente e non risponde agli stimoli, il cervello va in blocco per proteggersi. Chi ha iposodismo sembra che abbia subito un ICTUS, non sente, non parla, non risponde, guarda fisso nel vuoto, è come perso in un ‘altra dimensione)

Una delle maggiori cause di perdita di elettroliti, in specie di SODIO è la presenza di alto tasso di MANGANESE ( e qui si parla sempre e solo di alluminio) nel sangue e nei fluidi. La nefrologa spiega che l’iposodismo è altissimo nel dializzati, che sono risultati PIENI ZEPPI di manganese, in numerose ricerche scientifiche su campioni di varia età.

I medici accusano Cynthia di averle dato TROPPA ACQUA DA BERE COL BIBERON, causando “la diluizione del sodio che ha determinato la grave sofferenza cerebrale”. E LO SCRIVONO SU UN REFERTO!

Peccato che la bambina sia ALLATTATA AL SENO e che la madre non le dia nessuna “aggiunta” di liquidi o acqua, al punto che addirittura la bimba non sa bere dalla tettarella artificiale e le cartelle di ricovero lo confermano.

La madre deve attaccarla, ma i medici dopo poco – dato che la bimba continua a rifiutare il biberon, le dicono di interrompere del tutto l’allattamento al seno e infilano un sondino naso-gastrico alla piccola Noah per alimentarla ( pur di provare che la madre fosse causa di quella gravissima crisi, le hanno tentate di tutti i colori)

La bimba regredisce, oramai non reagisce più a stimolo esterno, catatonica e sofferente.

La madre chiede un ricovero in OSPEDALE (dove vige un regime militare, ma pochi sanno la differenza tra una “clinica” e un “ospedale” dal punto di vista giuridico).

I medici la tengono lontana dalla bambina sempre più e alla fine stilano un referto dove mettono nero su bianco l’atteggiamento di Cynthia che appare “spaventata da ciò che non conosce”.

Finalmente i medici, che non possono spiegare il gravissimo stato di Noah, se non dichiarando falsità scientifiche e diagnostiche e accusando la madre di essere una PAZZA, riescono a far intervenire il CPS, i servizi sociali federali, che arrivano in ospedale, prelevano la bambina e la portano in un luogo che non rivelano alla mamma e al padre.

Cynthia non trova sua figlia nel letto del reparto.

Le diranno poi che è stata affidata ad una coppia, dopo essere stata “stabilizzata”.

La bambina è autistica. La madre la può vedere solo una volta a settimana per un’ora, accompagnata e sorvegliata da assistenti sociali, presso la famiglia di genitori affidatari.

La madre ha ingaggiato una battaglia legale costosissima e chiede aiuto per poter pagare gli avvocati, ma avverte tutti i genitori

NON PORTATE I VOSTRI FIGLI IN OSPEDALE

IL SISTEMA STA ATTUANDO “MEDICAL KIDNAPPING”

“RAPIMENTI AD OPERA DEL SISTEMA MEDICO”

non appena vede un genitore che minaccia l’establishment delle industrie farmaceutiche dei vaccini.

I MEDICI SONO TUTTI COLLUSI ED OMERTOSI e NON FANNO RAPPORTO AL VAERS, tanto è vero che l’ha dovuto fare LEI in prima persona, ma la quasi totalità dei genitori non sarebbe in grado di compilarlo senza aiuto di un medico.

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Autore dell'articolo: GG

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