Morbillo : la “malattia più comune e abituale del mondo”.

Ma tutto questo terrore nei confronti del morbillo? Potrete leggere con i vostri occhi cosa veniva scritto nel 1959 dal British Medical Journal a proposito di questa malattia.

Epidemia di morbillo : è il numero del  BMJ datato 7 Febbraio 1959 : qui la possibilità di leggere l’intero numero.

“Nelle prime tre settimane di quest’anno sono stati registrati circa 41.000 casi di morbillo in Inghilterra e Galles. Questo è ben al di sopra degli ultimi due anni – cioè, circa 9.000 nel 1958 e 28.000 nel 1957 – anche se è sotto i massimi livelli raggiunti negli ultimi nove anni. Per dare un’idea delle caratteristiche principali della malattia così come appare oggi e di come viene trattata meglio, abbiamo invitato alcuni medici di medicina generale per scrivere brevi relazioni sui casi che hanno visto nelle loro pratiche di recente. Questi appaiono a p.380. È interessante notare, in primo luogo, che la distribuzione della malattia resta discontinua attualmente. Non ha ancora raggiunto le aree in cui due di questi medici praticano (in Sud Scozia e in Cornovaglia), e altre aree sono note per essere esenti dalla malattia finora. D’altra parte, nel Kent la malattia è arrivata in tempo per mettere a letto i bambini nel periodo di Natale. Questi medici sono d’accordo sul fatto che il morbillo è al giorno d’oggi di solito una lieve infezione, e raramente hanno occasione di somministrare gammaglobuline come profilassi. Per quanto riguarda il trattamento della malattia e delle sue complicanze, l’enfasi varia naturalmente da una situazione all’altra. Quantità di riposo a letto, quando amministrare un sulfamidico o antibiotico, l’uso di analgesici e sciroppi- tutti questi sono problemi su cui discutere  nel trattamento di quella che si dice sia la malattia più comune e abituale nel mondo. Ma qualcosa in più lo aggiunge uno degli scrittori : E ‘la frequente visita dal medico ,e non la terapia, che produce i buoni risultati.”

Andiamo a leggere alcuni pezzi della seconda parte di questa analisi sul morbillo.

 

Siamo molto in debito con i medici di medicina generale i cui nomi compaiono di seguito per le seguenti note sul presente epidemia di morbillo.

Dr G. I. WATSON (Peaslake, Surrey)

Trattamento :Non si somministrano farmaci sia per la febbre o la tosse; se persistono, dispenso soluzione salina come da formulario come un placebo.  125 mg.  di Glutetimide ( un sonnifero abbastanza forte con diversi effetti collaterali) può essere dato nel pomeriggio se il bambino è irrequieto, quando l’eruzione si sviluppa; 250 mg. in dosi singole o divise al momento di coricarsi assicurano un sonno della buona notte a dispetto di tosse (e ci credo). Incoraggio un ambiente caldo umido nella stanza con vari metodi: con fuochi elettrici, elettrodomestici, bollitore ad esempio. I genitori, consapevoli della necessità di oscurare la stanza e di proibire la lettura, possono anche esagerare facendolo anche prima che appaia l’eruzione cutanea. Oltre a frutta da mangiare, il cibo solido è da evitare il giorno in cui l’eruzione sta comparendo; bevande di frutta o zuppe vanno bene.”

Complicazioni : “Veramente pochissime complicazioni sono sorte. Quattro casi di otite media verificati nei primi 25 bambini, ma solo uno aveva dolore. Nessun caso di polmonite si è verificato, ma un bambino aveva segni grossolanamente anormali nel torace per alcuni giorni dopo che gli era passata la febbre, non influenzata dalla penicillina orale. Una ragazza aveva un’infezione al condotto lacrimale e l’altra una blefarite importante. Di tre maschi adulti con la malattia, due sono stati più gravemente colpiti rispetto a qualsiasi altro dei bambini.”

Dr. R. E. Hope Simpson (Cirencester, Glos)

“Noi non proviamo a prevenire il proliferarsi della malattia, ma usiamo gammaglobuline per mitigare la gravità della malattia in caso di esposizione di un adulto o un bambino sensibile che è già fortemente debilitato. Il  semplice riposo a letto, per sette giorni nei casi moderati e gravi, e di cinque o sei giorni in casi lievi, sembra ridurre l’incidenza di complicazioni secondarie come otite media batterica e broncopolmonite. Non siamo stati ben impressionati dall’utilizzo come profilassi o terapeutico di antibiotici e sulfamidici nella prima settimana della malattia. Non appena il paziente è fuori dal letto, può andare fuori di casa quasi indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.
Otite media e broncopolmonite : Queste condizioni spesso appaiono così presto, a volte anche prima dell’eruzione, ed in questi casi si può solo concludere che l’agente responsabile è il virus stesso ( e se invece presentandosi prima, determinano poi la comparsa del morbillo, avendo indebolito il soggetto?). Nonostante la loro gravità allarmante iniziale, tendono a risolversi spontaneamente, e il trattamento, a parte quello che abbiamo detto prima, è apparentemente inutile ( come se l’arrivo del morbillo facesse terminare quei sintomi : ma l’omeopatia non dice qualcosa del genere?) Quando, d’altra parte, otite media o broncopolmonite si presentano dopo la venuta dei sintomi iniziali di morbillo, è probabilmente dovuto a causa di un invasione  batterica secondaria, e troviamo antibiotici o sulfamidici utili.”

E’ UNA MALATTIE MITE

Del Dr. JOHN FRY (Beckenham, Kent)

“L’epidemia biennale prevista di morbillo è arrivata in questa regione ai primi di dicembre del 1958, giusto in tempo per mettere molti giovani a letto nel periodo di Natale. Fino ad oggi ci sono stati circa 150 casi nella pratica, ed i numeri sono ora in costante diminuzione. Come epidemie precedenti, i casi primari sono stati principalmente a 5 e 6 anni, con casi secondari nei loro fratelli più piccoli. Non sono state notate caratteristiche speciali in questa epidemia relativamente mite. Questo perché le complicazioni si sono verificati in soli quattro bambini. Una bambina di 2 anni soffriva di una polmonite lobulare, e altri tre hanno sviluppato otite media acuta post-morbillo. Nella maggior parte dei bambini tutto l’episodio è stato superato veramente bene e nel corso in una settimana, dalla fase prodromica alla scomparsa del rash, e molte madri hanno sottolineato “quanto bene l’attacco abbia fatto bene ai loro figli”, perché sembrano molto più in salute dopo la malattia. La gestione del morbillo è essenzialmente una questione personale e individuale del medico di famiglia, sulla base delle proprie esperienze personali del medico e sul carattere individuale del bambino e lo sfondo della famiglia. In questa pratica, il morbillo è considerato come un disturbo d’infanzia relativamente mite e inevitabile che è meglio prenderlo e superarlo in qualsiasi momento da 3 a 7 anni di età. Negli ultimi 10 anni ci sono stati veramente poche complicazioni a qualsiasi età, e tutti i bambini si sono ripresi completamente. Proprio per questo motivo,non è stato fatto nessun particolare tipo di prevenzione, anche in bambini piccoli nei quali la malattia non era particolarmente grave.

NESSUNA DISABILITA’ PERMANENTE
Del Dr. R. M. McGregor 

In Scozia, il morbillo ha una rilevanza solo in alcune aree, specialmente quelle portuali. Dal 1948, la malattia si è presentata con epidemie importanti nel 1950, 1953 e 1955 ( cavolo, è proprio endemica). Al momento, siamo totalmente liberi da questa malattia, e spero che il fatto di averlo scritto non determini la sua ricomparsa. (Il Dr. McGregor era anche simpatico) Comunque l’episodio del 1955 è stato fra i meno virulenti. Infatti, la maggior parte dei casi erano talmente leggeri da rendere difficile la diagnosi. Il follow-up dell’epidemia ha rivelato come nessuno dei pazienti colpiti abbia avuto disabilità permanenti. Questo a causa  di un trattamento soddisfacente o alle eccellenti capacità di recupero di una comunità forte.
Non è stato fatto nessuno sforzo per prevenire il dilagare della malattia, se non la solita precauzione di isolamento. Non sono state mai usate le gamma globuline per contrastare la malattia, perché nei pochi casi adulti si è presentata in maniera severa. Alla luce di questo, è consigliabile ammalarsi da bambino per evitare complicazioni da adulti. Durante quelle epidemie, non abbiamo assistito a nessuna complicazione grave.

Ma questi sono solo ciarlatani. La Scienza è altro, giusto?

 

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Autore dell'articolo: GG

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