Dr. Franchi : “Vaccinare per l’influenza tutti gli over 65? Da non crederci!”

Una acuta analisi del Dr. Fabio Franchi, sulla situazione italiana per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica. Ricordiamo che la vaccinazione antinfluenzale negli over 65 determina più ricoveri, più accessi ospedalieri e una mortalità maggiore, grazie ad uno studio italiano.

 

Da non crederci!

Sembra appunto incredibile, ma è andata come sto per raccontarvi.

Talvolta, preso dai miei ragionamenti, mi sembra di spingermi troppo lontano. Così mi può assalire la preoccupazione di aver portato un po’ fuori strada – con me – anche i lettori. Consapevole di essere spesso distratto, dopo aver scritto il post precedente, ho fatto qualche ulteriore controllo.

Ecco cosa ne è venuto fuori.

Comincio dalla conferma riguardo la attuale politica pneumococcica: allego perciò qualche screenshot tratto da documenti ufficiali. Nel PNPV attuale (Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale) si calcola con precisione quanto è il risparmio offerto dalla vaccinazione in oggetto (18.750.000 €). A tutti gli anziani viene offerta attivamente la doppia vaccinazione (antinfluenzale ed antipneumo). Questo succede in Italia, nel novembre 2019.

Nel mondo invece, e più precisamente negli USA, hanno cambiato registro da mesi (dal giugno 2019). In cosa?

Leggete le loro esatte parole su una rivista del New England Journal of Medicine

“Negli ultimi 20 anni, i tassi di malattia pneumococcica invasiva tra gli anziani degli Stati Uniti (età, ≥65) sono crollati.
Nei 5 anni trascorsi da quando il vaccino coniugato 13-valente (PCV13; Prevnar) è stato raccomandato per la prima volta a tutti gli adulti più anziani, non ha avuto ulteriori effetti diretti riconoscibili sui rischi di malattia invasiva (polmonite batterica o meningite) o polmonite non batterica in questa popolazione. In effetti, come accade ora in molti paesi, la maggior parte delle malattie da pneumococco negli Stati Uniti è causata da sierotipi non coperti dal vaccino coniugato.
Nel giugno 2019, il Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione del CDC ha preso atto di queste tendenze e ha riconsiderato la sua raccomandazione del 2014 secondo cui tutti gli anziani sani ricevono una dose di PCV13 (Branswell H. STATnews.com. 26 giugno 2019). Invece di continuare a sostenere l’uso universale del vaccino, o di invertire la politica e sconsigliare il suo utilizzo, il comitato ha raccomandato ai medici di decidere autonomamente se vaccinare o meno, dopo un processo “condiviso di decisione clinica” con i loro pazienti.

Le metriche standard di salute pubblica suggeriscono che pcv13 è un intervento costoso ed inutile . Il CDC stima il suo prezzo tra $ 200.000 e> $ 500.000 per anno di vita adeguato alla qualità. Il “numero necessario di vaccinati” per prevenire 1 caso di malattia pneumococcica invasiva è stimato in 26.000 all’anno; il numero stimato per prevenire 1 caso di polmonite varia da 2.600 a 14.000.

Il comitato consultivo ha notato con tristezza la scoraggiante complessità delle attuali raccomandazioni sui vaccini pneumococcici per adulti e la sua preoccupazione che apportare cambiamenti ancora più drastici sarebbe confuso, demoralizzante e oneroso per i pazienti e i fornitori (per non parlare di quelli responsabili delle sezioni del vaccino di le cartelle cliniche elettroniche della nazione.)”

Non solo viene confermata con grande imbarazzo l’inutilità dell’antipneumo negli anziani sani ed il suo costo esorbitante (altro che risparmio!), ma si parla esplicitamente di nuove indicazioni, di cui le nostre Autorità non hanno tenuto minimamente conto.
Hanno fatto gli gnorri molto colpevolmente

Infatti ad una istituzione come l’Istituto Superiore di Sanità, con tutti i suoi dipendenti, non poteva essere sfuggito. Ma hanno lasciato che la propaganda vaccinale continuasse indisturbata sugli stessi binari. Anzi, l’hanno rinforzata. Continuano a raccomandare una pratica che provoca solo danni, senza alcun beneficio.

Per quanto mi riguarda, una punta d’orgoglio mi deve essere concessa, visto che, quanto ho sviluppato nel post precedente, l’avevo già scritto e pubblicato per sommi capi in un documento del 2017 ed in uno del 2018. Anzi, sono stato troppo timido nel fare certe proiezioni e certi commenti. Il costo è molto maggiore di quello calcolato da me. Il numero di malattie risparmiate è enormemente più basso nella cruda realtà rispetto alle cifre da me ricavate da quel lavoro commisisonato dalla Pfizer.

Dovete altresì notare come nell’articolo testé citato non abbiano fatto neanche un minimo accenno agli eventi avversi (inevitabili ed in numeri pazzeschi, vista la diffusione della pratica). Sarebbe stata una mazzata troppo grossa. Una mazzata che gradiremmo molto dargliela noi!

Dr. Fabio Franchi

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Autore dell'articolo: GG

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