Leggo la notizia: “L’Australia sconfigge il cancro al collo dell’utero. Grazie al vaccino”
Il primo pensiero è: benissimo, una bellissima notizia finalmente.
Poi mi fermo un attimo a riflettere e mi chiedo: se il tumore si sviluppa 20-25 anni dopo una infezione da papillomavirus, e se il vaccino contro l’hpv è stato introdotto solo 12 anni fa, come cazzo fanno ad essere sicuri che di aver sconfitto il tumore, anche considerando che le prime ragazze vaccinate nel dodicesimo anno di età raggiungeranno l’età di screening solo nel 2021?
Continuo a leggere e trovo: “Secondo uno studio pubblicato su The Lancet Public Health Journal, l’Australia sarà il primo paese che potrà dire addio al cancro alla cervice uterina se i tassi di vaccinazione contro il Papilloma virus e di screening rimarranno alti. Entro il 2035 i ricercatori hanno previsto, infatti, solo quattro casi ogni 100.000 persone”
Aspè, quindi mi stai dicendo che non è vero che il tumore è stato già sconfitto, ma solo che secondo uno studio in futuro sarà sconfitto [primo errore],
È necessario allora rettificare il titolo in: “L’Australia sconfiggerà il cancro al collo dell’utero. Grazie al vaccino”
Quindi dobbiamo modificare di nuovo il titolo: “L’Australia potrebbe, in futuro, sconfiggere il cancro al collo dell’utero. Grazie anche al vaccino”
Leggo: “Entro 20 anni, la malattia potrebbe, infatti, essere eliminata come problema di salute pubblica a livello nazionale. Un tumore che, in futuro, potrà essere classificato come “cancro raro” Ah, quindi non si tratta di una reale sconfitta (anche “dire addio al cancro della cervice” non è esatto), con scomparsa della malattia ed eradicazione dei virus responsabili, ma solo una riduzione, seppur notevole, della incidenza (dagli attuali 7/100mila a 4/100mila previsti per il 2035).
Ci tocca di nuovo metter mano al titolo: “L’Australia potrebbe, in futuro, ridurre notevolmente l’incidenza del cancro al collo dell’utero. Grazie anche al vaccino”
Fine prima parte