Carne coltivata? No, grazie.

Promesse, voglia di cambiamento, alternative migliori. Di tutto e di più.

Nel nostro mondo, è davvero necessaria la carne coltivata?

Negli anni ’30, Churchill aveva predetto che sarebbe arrivata sulle nostre tavole entro il 1980.
Ha sbagliato, ma l’idea nel corso del tempo si è rafforzata.

“Consumare carne in questo modo distruggerà il pianeta”
“Poveri animali, così non soffriranno più”

Ormai è chiaro sempre a più persone come il consumo di carne e proteine animali in generale sia collegato ad un enorme utilizzo di risorse, che siano acqua o terra. Tantissimi poi hanno a cuore la vita degli animali, e immaginano che in questo modo nessuno dovrà più soffrire.

La carne coltivata non viene fatta per salvaguardare gli animali : parliamo sempre di un business, cercare di portare le persone che mangiano carne a continuare a mantenere le loro abitudini. Pazienza se il consumo di carne sia legato a tutte le malattie del benessere, ed uccide più di guerre e malattie.
Inoltre, attualmente, la maggior parte delle aziende che si occupano di “coltivare” la carne, sono costrette ad acquistare il Siero Fetale Bovino, che proviene dagli allevamenti intensivi. Non è un prodotto vegetale, non è etico, non è salutare.

Ragionando in questo modo, miglioreranno le cose?

Pur di evitare di cambiare il nostro modo di vedere le cose, troviamo nuovi appigli per mantenere il vecchio, soltanto con forme diverse. Anche semplicemente parlare di terra o acqua come delle risorse, come se fossero qualcosa di nostro da sfruttare a nostro piacimento.

Non è così, e lo stesso discorso è analogo per la carne coltivata.

Immaginate i laboratori, immaginate quante risorse siano necessarie per farli partire e funzionare e mantenere.
Si può arrivare alla liberazione animale ( intesa in senso lato, che riguarda tutti quindi anche noi umani) attraversando una fase di transizione che comporterà necessariamente un aumento della produzione, legata a sfruttamento di terra acqua animali umani e non umani?

“Eh ma non tutti vorranno rinunciare alla bistecca!”

Certamente vero : non tutti vogliono rinunciare alla bistecca. Quindi, piuttosto che starci a discutere tentando di far capire chi c’è dietro la bistecca, cosa c’è dietro il sistema di sfruttamento e produzione, continuiamo ad alimentare un sistema che sfrutta e inquina allo stesso modo, forse anche peggio, terreni e animali?

 


Perdonate la qualità
Studio del 2002 pubblicato sulla rivista Human Evolution : in breve? Siamo frugivori.

La carne coltivata : non andrò a erigere muri contro chi sostiene questo nuovo mercato e questo tipo di visione delle cose.
Chi si professa vegano ed antispecista ed è favorevole a questa pratica, per tutto quello che comporta.. non saprei.
Pensate che possa fare il bene delle persone e degli animali su un lungo periodo?
Non ci sto e non la vedo così.
In bocca al lupo, thanks but no thanks.

Commenta

Autore dell'articolo: GG

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *