Così le autorità ci mettono tutti contro tutti: di chi è la colpa?

Perché l’autorità rappresenta un pericolo?

Riavvolgiamo il nastro ed andiamo con calma ad analizzare la situazione che si è creata. Proviamo a farlo come se non l’avessimo mai fatto prima.

La colpa è dei runner

Tra febbraio e marzo, l’Italia scopre questa versione del Coronavirus. Scattano le chiusure, e scattano le prime accuse.
Chi è stato multato, chi è stato inseguito da orde di forze dell’ordine, chi invece ha preferito restare a casa e non correre più.
Senza alcun fondamento, si è scatenata una grossa campagna mediatica nell’abbattere quasi questa figura mitologica che preferiva ungere panchine e strade con il morbo piuttosto che dedicarsi alla sua corsa

La colpa è degli assembramenti

La vittoria del Napoli in Coppa Italia, la manifestazione di Firenze, le manifestazioni di Berlino e altre città europee: insomma, voi che vi unite all’aperto siete i responsabili di questa ecatombe.

La colpa è della movida

Ancora ricordo come si spaventasse l’opinione pubblica parlando del rischio di avere 150.000 persone ricoverate in terapia intensiva, o che avremmo visto gli effetti della movida sui genitori in tempi brevi. Li abbiamo visti? Giusto per renderlo noto, se non lo fosse, che i modelli teorici sono modelli teorici, non necessariamente andranno a riflettere la realtà.
Ma ormai i fatti sono fatti soltanto se supportati da numeri e fogli di carta, altrimenti non esistono.
Maledette queste persone che d’estate hanno voluto vivere, quando nel mondo le persone muoiono. Ci pensate che un virus responsabile di una pandemia mondiale si è preso dei mesi di pausa?

La colpa è del Natale

Dopo che per settimane siamo stati cullati dall’idea che avremmo dovuto fare altri sacrifici per goderci le feste natalizie, arriva la doccia fredda: non si festeggia il Natale.
Per carità, non che sia la fine del mondo. Rappresenta soltanto quel piccolo memento di pausa dall’anno fiscale in cui si può stare insieme e cercare di farsi forza in vista di nuovi momenti difficili. E vorrei ricordare a tutti che il coprifuoco è una misura di natura comunicativa senza evidenze scientifiche. La scienza viene presa in braccio soltanto quando serve. D’altronde, i mezzi di comunicazione sono in mano a pochi gruppi, per cui alla fine tutto quello che viene detto dalle autorità, in qualunque modo, anche se contrastante con altre dichiarazioni, è quello il modello che conta

La colpa è dei non vaccinati

Parliamoci chiaro, questa è la prossima che vi regalo in anteprima. Nonostante sia un vaccino autorizzato in via sperimentale, totalmente mancante di vere evidenze scientifiche, nonostante sia lampante quanto sia una misura più politica che scientifica, nonostante il ritmo che stanno tenendo, alla fine se il virus continuerà a circolare sarà responsabilità delle persone che non si sono vaccinate.

La scienza come scudo e braccio armato della politica

Una delle cose più belle che ci possa essere, per chi gestisce il potere. In nome di misure sanitarie, utilizzando slogan vuoti per colpire la pancia di chi ascolta, ecco che ci siamo ritrovati in questa situazione: per fare il bene della comunità (quale?) sono state portate persone sul lastrico, altre si sono tolte la vita, altre hanno perso la gioia di vivere.
Che sia la psichiatria per rinchiudere o zittire le opinioni divergenti, viste chiaramente come minaccia dell’ordine o che sia l’epidemiologia per chiudere paesi a colori alterni, è questo il ruolo della scienza in questo frangente.

A cosa andremo in contro?

A questo ritmo, accetteremo sempre più pesanti restrizioni. Ormai è praticamente fatta.
Ma non perché sto immaginando dei futuri orwelliani o chissà cosa.
Perché è sempre l’altro il responsabile; qualcuno che non vedo e che non posso controllare.
Non c’è più logica, sono saltati tutti gli schemi: è davvero impossibile tentare una discussione in questo mare estremamente polarizzato. Che senso ha ripetere le parole del presidente AIFA, di qualcuno che è letteralmente nel loro mondo accademico ma viene ignorato? Che senso ha riportare lo studio di ARPA o analizzare gli studi Pfizer quando alla fine l’importante è vaccinarsi e mettere la mascherina?

Siamo stati pronti a chiudere tutto per un nemico invisibile, figuriamoci se non saremo pronti ad ammazzare in piazza un nemico visibile.
Nel frattempo, il nostro governo che gestirà la presidenza del G20, ha dato in mano ad Eni le politiche ambientali dei prossimi anni, e già sappiamo che la maggior parte dei fondi verrà usata per i carburanti fossili. Ma questa è un’altra minuzia di cui non dobbiamo assolutamente preoccuparci

Coronavirus : cosa ci riserverà il futuro? L’ultima era

 

 

 

Commenta

Autore dell'articolo: GG

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *