“La nostra famiglia è devastata”: 13enne muore 3 giorni dopo Pfizer

Dramma negli US: 13enne muore dopo la seconda dose Pfizer

Jacob Micheal Clynick, avrebbe compiuto 14 anni ad Agosto

“Jacob amava i videogiochi, amava i Pokemon.
Era conosciuto per le sue battute ed aveva un meme pronto per ogni occasione.
Ma più di tutto amava la sua famiglia”

Cosa si può dire di fronte a casi del genere? Rimanere in silenzio è un opzione, raccontare quello che è successo è un’altra opzione. Derubricare una tragedia del genere a pasticcio/incidente invece è da? Pensateci voi.

 

Per questo dobbiamo ringraziare la zia di Jacob che ha raccontato la vicenda su Twitter, che ci mostra la Carta vaccinale del nipote: prima dose Pfizer il 23 Maggio, seconda dose Pfizer il 13 Giugno. Velocissimo, si vede che erano pieni di fialette da utilizzare.
Tre giorni dopo, il 16 Giugno, Jacob lascia questa terra.

“Una settimana fa da oggi il figlio 13enne di mio fratello ha ricevuto la seconda dose. Meno di tre giorni dopo è morto.
La autopsia (fatta venerdi) ha mostrato un ingrossamento del cuore ed una presenza di liquido attorno ad esso. Non aveva problemi noti di salute. Non prendeva farmaci. “

Fosse la prima e rara volta che leggiamo di eventi simili: soltanto qualche giorno fa, vi raccontavo la storia della famiglia Harris; Isaiah, 18enne, infarto e miocardite. Pfizer ed eventi cardiaci in ragazzi U30.
Possiamo ripetere la letalità da malattia per questa fascia d’età? 0%. Una morte è una morte di troppo

“Se solo ci fossimo informati”: così dopo Pfizer e miocardite al figlio 18enne

 

Non è l’unico post che la zia ha riservato per l’occasione.

 

La nostra famiglia è devestata. Ci ho pensato se divulgare la cosa su Twitter. Sono a favore delle vaccinazioni. Abbiamo vaccinato nostro figlio 14enne appena abbiamo avuto la possibilità. So che è “sicuro per la maggior parte”. Ma adesso Jacob è morto.”

Una riflessione finale

Tami, sei davvero coraggiosa. Coraggiosa a ribadire come tu creda nelle vaccinazioni, coraggiosa nel sottolineare come hai sottoposto tuo figlio ad una terapia emergenziale sotto sperimentazione per una classe d’età che avrebbe potuto farne a meno. Mi auguro che non abbia ancora fatto la seconda dose, ed eventualmente che questa situazione possa farti riflettere.
Per quello che leggo qui, non ne sono molto sicuro, però ti ringrazio per aver scelto di condividere la storia di tuo nipote.
Ripeto fino allo sfinimento che questa non è una battaglia tra pro e contro, questa è come vogliono vendercela. Per fare la guerra tra poveri. Sta nel concetto di salute, nel modo in cui la intendiamo, e magari un giorno smetteremo di inseguire la malattia e perseguire la salute. Senza necessariamente fare ricorso ai farmaci, ed allo stesso tempo ricordando che possono essere uno strumento utile, per chi li vuole.

Nel frattempo, un abbraccio alla famiglia di Jacob. Parole al vento, lo so.

 

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Autore dell'articolo: GG

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