Jeffrey Epstein arrestato per traffico sessuale di minori

Proprio qualche giorno dopo i fatti di Bibbiano, dall’altra parte del mondo si accendono, nuovamente, i riflettori su Jeffrey Epstein. Ricordate che abbiamo parlato di lui in quell‘articolo?

 

Non capisco perchè wikipedia debba mettere vicine le parole “filantropo” e “molestatore sessuale”. Anche il Messaggero inizia il suo articolo scrivendo :

Il miliardario filantropo Jeffrey Epstein è travolto da un nuovo scandalo di abusi sessuali su ragazze minorenni che potrebbe coinvolgere o mettere in imbarazzo altri personaggi potenti, anche a livello internazionale.

Insomma è un filantropo ed allo stesso tempo è un pedofilo. Bill Clinton sul suo “Lolita Express” ci è salito 26 volte, e chissà quante altre personalità hanno avuto l’onore di farci un viaggio.

Lunedì si dovrà presentare davanti ad una corte federale di Manhattan, dove verranno rivelati capi di imputazione che potrebbe costargli una condanna di almeno 45 anni, facendogli finire il resto della vita dietro le sbarre. Epstein verrà accusato di aver sfruttato decine di ragazzine di circa 14 anni pagandole in contanti, 100-200 dollari ogni volta, per massaggi e poi molestandole nella sua casa nell’Upper East Side o nella sua villa a Palm Beach. Non solo le molestava, ma le invitava a trovare nuove “reclute” per i massaggi.  Nelle indagini potrebbero essere coinvolti anche dipendenti e soci del magnate, come reclutatori della giovani vittime. Sono almeno 3 gli aiutanti, usciti illesi dallo scorso processo, chissà in questo cosa succederà. Dopo l’arresto, nella sua cassaforte sono state ritrovate foto pedopornografiche.

 

Lo schema comunque è lo stesso scoperto nel 2007 dalla magistratura della Florida, quando il miliardario trasportava minorenni sul suo jet privato per molestarle nelle sue residenze di lusso, dalle Virgin Islands al ranch a Stanley, New Mexico. In quell’occasione però Epstein riuscì a patteggiare segretamente solo 13 mesi di carcere (trascorsi in condizioni privilegiate) nonostante fosse accusato di aver abusato sessualmente oltre 30 minorenni: si dichiarò colpevole solo di due accuse statali per prostituzione, fu registrato come ‘sex offender’, risarcì le vittime identificate dall’Fbi ma evitò un ben più rischioso processo federale, ottenendo l’immunità per sè e i suoi complici. Questo grazie all’allora attorney Alex Acosta, attuale ministro del lavoro dell’amministrazione Trump. Che aveva oltre 50 pagine di documentazione pronte per mandarlo in prigione a vita, eppure non è andata così. Bello avere amici potenti?
Ma in febbraio un giudice federale della Florida ha stabilito che quel patteggiamento era illegale in quanto le vittime non furono informate, mettendo in imbarazzo il governo Trump.

E nei giorni scorsi una corte d’appello federale ha deciso che siano desecretati i documenti con i nomi delle persone coinvolte, scrivendo che il diritto dell’opinione pubblica all’informazione prevale sulla privacy di certi individui, «compresi numerosi eminenti politici americani, potenti manager, presidenti stranieri, un primo ministro ben noto ed altri leader stranieri».

Si staranno forse smuovendo un po’ le acque in questi sex ring internazionali?

 

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Autore dell'articolo: GG

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