Malasanità in Italia : poche mele marce? #4

 

Malasanità : oggi chiudiamo questa parentesi. Quattro articoli con fatti accaduti al nord al centro e al sud. Che siano protesi al seno o alle gambe, accordi con case farmaceutiche o falsi tumori, la sostanza rimane sempre quella : molti professionisti pensano esclusivamente al denaro, altri sono pure incompetenti.

 

Quante volte avete sentito parlare dell’importanza del rapporto medico paziente?

Quante voci ormai sottolineano quanto ormai il modello medico è improntato sul consumismo?
Nel mondo, in media una visita dura 5 minuti.
In Europa, le cose vanno leggermente meglio, solo in Austria il tempo medio è di 5 minuti. Poi abbiamo la Germania con 7,6 minuti, Gran Bretagna 9 e mezzo, in Danimarca 10, in Olanda 10,2, in Spagna 10,4, a Malta 14, nel Lussemburgo 15, in Francia 16, in Svizzera 17, in Finalndia 17,9,in Bulgaria 20 ed in Svezia 22.5 minuti. Per l’Italia, il tempo medio è di 12 minuti a paziente.

Sapete cosa ha emanato la regione Lazio recentemente? Per evitare “perdite di tempo” ci sarà un limite che ogni medico dovrà rispettare, ad esempio una visita oncologica o neurologica potrà durare massimo 20 minuti.
In 12 minuti puoi capire il paziente? Forse, di sicuro è fondamentale crearci un rapporto! Viene sempre ribadito in ogni occasione utile il rapporto medicopaziente, tralasciando quanto poi in pratica sarà importante il rapporto con l’informatore scientifico.

Leggi la prima parte

Come ciliegina sulla torta, con l’approvazione della Legge sulla Responsabilità Professionale sarà il paziente a dover dimostrare l’errore medico, in quanto risulta invertito l’onere della prova.

Nell’articolo 6 della legge “Responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria” è contenuto il punto chiave della questione: il medico che provoca un danno a un paziente per imperizia non sarà penalmente punibile per colpa nel caso in cui egli affermi di aver rispettato le linee guida e le buone pratiche assistenziali.
La responsabilità del medico diventa “extracontrattuale”, dunque sarà la persona vittima di errore a dover dimostrare chi ha sbagliato. Ed ancora più spaventoso è che il medico sarà praticamente costretto a seguire le linee guida per evitare ogni tipo di sanzione!
Come non dare risalto alla pratica del trattamento sanitario obbligatorio, in arte TSO?

Qui la seconda parte

Quanti sono i casi di malasanità in ambito psichiatrico? Troppi.

Lo scorso anno in Calabria sono morte 2 persone all’interno dei reparti di Psichiatria: vuoi un pò vedere che questi trattamenti obbligatori non solo annullano l’essere umano ma lo danneggiano anche?
Raccontiamo ad esempio la storia di Francesco, ne abbiamo già parlato una volta tempo fa.
Un insegnante elementare di 58 anni, Francesco Mastrogiovanni, nell’estate del 2009, viene prelevato dalla spiaggia di un campeggio del Cilento dai vigili, sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio e costretto in un letto d’ospedale. Dove viene legato mani e piedi senza motivo. E tenuto sedato, per quasi quattro giorni, senza mangiare, senza bere. Finché muore soffocato, per un edema polmonare, senza che nessuno dei 6 medici e dei 12 infermieri che gli sono passati a fianco in reparto fossero sfiorati dal dubbio o colpiti dalla disumanità del trattamento che gli stavano riservando.

Il tutto dura 87 ore, dalla mattina del 31 luglio al 4 agosto.
Accusa per i medici? Falso in atto pubblico.
Ma ancora, raccontiamo la storia di una donna messinese : per 30 anni le hanno fatto credere di soffrire di vermi intestinali che le causavano perdite di coscienza e convulsioni. Con tutta una serie di terapie legate a questa diagnosi. Un bel giorno, dopo un incidente causato da queste dannate convulsioni, finalmente scoprì di essere epilettica.
A Torino, alcune famiglie dopo una attenta selezione possono ospitare dei particolari pazienti psichiatrici per 1000 euro al mese. E’ successo che uno di questi sia morto, ucciso dal badante “perchè non ne poteva più”. Possono aver chiuso i manicomi, possono aver migliorato la qualità dei servizi che gli vengono offerti, ma i pazienti cosiddetti psichiatrici vivono davvero un inferno.

Il terzo episodio

 

Quale sarà il futuro della sanità italiana?
Tagli sempre più ingenti e reparti che chiudono, fra professionisti precari e morti ospedaliere che uccidono più degli incidenti stradali.
Arriveremo all’assicurazione privata come ad esempio succede in America?
La salute non sarà più un diritto ma un privilegio?

 

A chi può interessare, metto qui tutte le fonti dei 4 articoli

 

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Autore dell'articolo: GG

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