L’omeopatia : solo effetto placebo? Studi dimostrano il contrario

I lavori della Wunnser sono stati successivamente ripresi a Lione dai Proff.ri Cier, Boiron e Mouriquand e coll. nel 1960 e anni successivi, sperimentando nel piccione sul quale sono state studiate l’ eliminazione urinaria della sostanza tossica e le variazioni dell’indice cronassico vestibolare [200] .La membrana contenuta nel vestibolo dell’orecchio interno è un organo sensoriale di una grande sensibilità. La cronassia vestibolare è il tempo necessario per ottenere una risposta ad una eccitazione elettrica a livello del vestibolo con una intensità doppia di quella della soglia. In un soggetto intossicato dall’ossido di carbonio, questo tempo aumenta in un modo proporzionale alla gravità della intossicazione. Lo stesso fenomeno si produce con l’intossicazione da arsenico. Nei piccioni intossicati da dosi di arsenico non letali, insufficienti per provocare delle altre turbe rilevanti, l’elevazione della cronassia vestibolare appare precocemente verso il quinto giorno, dopo una sola iniezione tossica di arseniato di sodio. Questa elevazione di soglia persiste a lungo ed il ritorno alla normalità si verifica in circa tre mesi. Il Prof. Mouriquand ed i suoi collaboratori hanno dimostrato che se si pratica, dal quarantacinquesimo al quarantottesimo giorno dopo l’inièzione tossica di arseniato di sodio (l’esperimento è stato anche fatto con l’antimonio), per tre giorni di seguito, una iniezione di una diluizione di Arsenicum album 7 CH; la cronassia vestibolare ritorna alla normalità in soli cinque giorni (anziché in tre mesi). Correlativamente, si effettua il dosaggio dell’arsenico nelle urine. L’eliminazione arsenicale termina dopo più di un mese dall’intossicazione, ma riprende a partire dalla somministrazione della dose omeopatica. Gli stessi Autori hanno messo in evidenza l’influenza del titolo della diluizione sull’eliminazione provocata, comparando l’attività della 7 CH; della 15 CH e della 30 CH. Le quantità di arsenico eliminate durante la somministrazione della 15 CH,sono le stesse che compaiono con la 7 CH. La diluizione 30 C’H provoca un’eliminazione più debole ma netta. In sintesi: una dose non letale di arsenico, iniettato nel piccione, provoca un aumento brusco e durevole (90 giorni) della cronassia vestibolare e una eliminazione urinaria corrispondente a circa il 32% della dose somministrata.

L ‘iniezione di Arsenico 7CH, sei settimane dopo la dose tossica, normalizza in pochi giorni la cronassia vestibolare e, parallelamente, dal 12 al 17% dell’arsenico rimasto ancora fissato nei tessuti è di nuovo eliminato dalle urine. L’azione sperimentale di queste tre diluizioni infinitesimali fu innegabilmente provata per la prima volta.

E’ doveroso ricordare che dopo la 12 CH; le diluizioni omeopatiche, secondo la legge di Avogadro, non conterrebbero più molecole della sostanza diluita e quindi, secondo i detrattori dell’Omeopatia, questa sarebbe solo acqua fresca! Il metodo sperimentale Galileiano proverebbe invece che proprio la 15 CH sarebbe la diluizione più attiva nel provocare l’ eliminazione della sostanza tossica!

A chi sostiene che al rimedio omeopatico sia solo da attribuire effetto placebo e che serve solo per curare gli isterici, in quanto nel farmaco in questione non è più contenuta nemmeno una molecola del prodotto iniziale, ecco un’altra prova scientifica del contrario!

Questo l’esperimento: si inietta un sale radioattivo di antimonio a due gruppi di piccioni e, rilevando la radioattività degli escrementi, se ne studia l’eliminazione. Nel primo gruppo l’ eliminazione di antimonio radioattivo, notevole nei cinque o sei giorni successivi all’ eliminazione di 1 mg di sale radioattivo, prosegue poi a lungo (si è in grado di rilevarla per oltre due mesi) a un livello che rappresenta all’incirca la millesima parte della dose iniettata. L ‘undicesimo, il dodicesimo ed il tredicesimo giorno successivi all’introduzione dell’elemento tossico, si inietta nell’organismo dei piccioni del secondo gruppo una diluizione infinitesimale del medesimo sale (cioè nulla secondo i soliti detrattori dell’omeopatia): la radioattività degli escrementi aumenta brutalmente già nelle prime ventiquattro ore che seguono l’azione omeopatica (vedere grafico).

FONTE : ricca di altri esperimenti! lettura consigliata

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Autore dell'articolo: GG

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