Pensa di aver contratto il Covid e si butta dal terrazzo : grazie infodemia

“Scomparirò per sempre dalla tua vita”

Maestra spaventata dal Covid si butta dal terrazzo

Solo un biglietto con su scritto “addio“.
Così una insegnante di Roma di 45 anni decide di porre fine alla sua vita, lasciando il marito ed una figlia.
Fatta l’autopsia, scongiurate altre cause di morte : suicidio.

A spiegare le ragioni del gesto è il marito: “Si è tolta la vita per paura di aver contratto il Covid 19”.

Le sue parole hanno permesso di definire il quadro clinico della donna e il contesto in cui è maturata la decisione di togliersi la vita, gettandosi dal quinto piano. L’uomo ha subito capito cose fosse successo, quando è stato svegliato la mattina presto dalle luci blu della Polizia.  Non aveva manifestato mai alcun problema, mai stata in cura.

E’ bastata una piccola tosse per far scattare qualcosa dentro di lei.

 

“Scomparirò per sempre dalla tua vita”, ha scritto al marito quasi anticipando il gesto. Le ultime chat raccontano di come la donna fosse preoccupata per la forte tosse, per le conseguenze lavorative, per la crescita dei contagi da Covid. Sembrava fosse il suo unico pensiero. Il marito ha cercato di calmarla, e le ha suggerito di andare a fare un tampone. Ma non è stato sufficiente, perché tornata dall’appuntamento, la sua ansia non è scemata. “Al mio rientro mia moglie parlava solo del Covid”, ha detto il marito agli investigatori, sottolineando i vani tentativi di tranquillizzare la donna. Credeva di esserci riuscito. Poi le cose sono precipitate. La moglie non avrebbe chiuso occhio rigirandosi nel letto per tutta la notte. E alle prime luci dell’alba, mentre il marito dormiva, non ha più retto. Ha scritto il biglietto. Ha aperto la finestra. E si è buttata nel vuoto.

Considerazioni

Non che ci sia molto da dire. O forse c’è così tanto da dire che non basterebbe qualche riga.

Ormai da mesi non si parla di altro : facciamo la conta dei positivi. Oggi di più, domani molto di più, tra tre giorni di meno (ma specificheremo di aver fatto meno tamponi).
Vogliamo essere carini e dire che questo clima di terrore è stato generato inconsapevolmente?
Consapevoli o meno, ne stiamo pagando le conseguenze.
Personalmente, sono convinto che sia fatto scientemente.
Le informazioni ci sono, e non guasterebbe mica – e non sarebbe nemmeno così difficile – riportare semplicemente informazioni più complete sulla situazioni. Ma le mezze verità, il non detto, è uno dei punti cardine della propaganda mainstream.

Siamo letteralmente terrorizzati da un virus. Nonostante tanti esperti abbiano provato a mitigare le paure della popolazione, non c’è stato verso. Non vi dico di rinnegare totalmente la biologia, bruciare Pasteur per Bechamp, riconsiderare il concetto di salute e malattia, va bene anche cominciare con molto meno, a piccole dosi. E adesso si è diventati negazionisti, l’apice della neolingua.

Altrimenti, se vogliamo calcare la mano potremmo dire che è un omicidio di stato?
E sarebbero proprio parole al vento, perché mentre siamo subito pronti a pontificare con “e vai a parlare con i morti di Bergamo – e vai in terapia intensiva – e allora non ti curare -” ci viene tendenzialmente difficile cercare di aprirsi ad altre narrative, ed ai problemi che ha portato il lockdown e questa continua fuga di notizie di terrore.

Commenta

Autore dell'articolo: GG

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *