Ho avuto una libido normale e una buona vita sessuale fino a 22 anni, poi mi è stato prescritto un antidepressivo
Stavo con il mio partner da due anni, ed eravamo molto felici.
Due giorni dopo aver preso gli psicofarmaci, i miei genitali hanno perso la loro sensibilità, il raggiungimento dell’orgasmo è diventato impossibile e la mia libido sana si è gradualmente ridotta a zero nelle settimane successive. La depressione è passata e ho pensato che quando avrei smesso di prendere i farmaci, tutto si sarebbe ripreso; ho interrotto la terapia dopo 6 mesi, ma sono passati otto anni e gli effetti collaterali non sono migliorati.Ho passato la maggior parte dei miei vent’anni senza potermi godere del sesso con un partner o da sola. Ho avuto due partner da allora, ma la mia incapacità di godermi fisicamente il sesso mette a dura prova le relazioni. Un partner si è arrabbiato per la mia mancanza di piacere durante il sesso ed in pratica mi disse : “Che senso ha, non ti stai nemmeno divertendo”, prima di andarmene. Diversi anni dopo, quando avevo bisogno di nuovi antidepressivi, chiesi al mio medico di famiglia la possibilità di qualcosa di diverso dagli SSRI e fui chiuso con la risposta che “gli SSRI sono molto sicuri”. (notate la solita litania?)
Mi sono rifiutata di prenderli di nuovo e ho sofferto un grave periodo di depressione senza assistenza medica.Conosco anche uomini che soffrono per questa condizione e lottano con lo stesso intorpidimento genitale e anorgasmia, insieme alla disfunzione erettile.
Mentre spero in una svolta, sto venendo a patti con il fatto che non potrei mai più provare piacere sessuale.Dal Guardian
Stiamo parlando della PSSD ( Disfunzione Sessuale Post SSRI) ed è una malattia iatrogena (causata da farmaci) di cui non si sente spesso parlare.
A volte, basta anche una singola somministrazione per manifestarsi. E sono sempre più gli psicologi favorevoli al trattamento farmacologico. Quante volte sentiamo dire che “si, bisogna stare attenti! Ma un bravo psichiatra ti da le giuste prescrizioni”. Non è così semplice. Tra l’altro, succede che gli stessi psichiatri non conoscano le loro linee guida, andando a caricare il paziente di farmaci. Ci sono persone che dopo una manciata di pastiglie di fluoxetina riportano di essere impotenti da più di 20 anni, se sono uomini. Invece diverse donne riportano di avere la parte genitale completamente anestetizzata, come se avessero subito un iniezione di Lidocaina, nonostante abbiano sospeso la terapia farmacologica da decenni. In alcuni casi, come quello che abbiamo letto sopra, non si è più risvegliata
Ma qui arriva il bello!
Solitamente quando si sviluppa una patologia iatrogena di questo genere, invisibile ad occhio nudo, non si viene creduti o addirittura si è minacciati di TSO. La questione principale è che comunque questo tipo di patologie causate dai farmaci al momento non riescono ad essere curate, o trattate. A volte, come nel caso dell’ OxyContin, l’industria crea problema e soluzione.
Altre volte, non si riesce a “rimediare” al danno che viene fatto. Attualmente la scienza medica non è in grado di riparare i danni che causa.
Un piccolo esempio
Generalmente lo psichiatra prescrive l’akineton, un antiparkinsoniano, per tentare di bloccare i tremori e la questione sostanzialmente finisce li. Il farmaco in questo caso è davvero scarsamente efficace, e sarà il mal capitato che dovrà convivere a vita con un danno permanente di tale portata. Ci sono persone che riportano di avere la discinesia tardiva dopo solo 5 pastiglie di Paliperidone (antipsicotico atipico).
Visto che ci sono persone gravemente danneggiate da dosaggi bassissimi, esposizioni ultra limitate e seguite da luminari della scienza medica, può mai davvero esistere una somministrazione sicura di questa classe di farmaci?