Scienziata italiana critica l’editoriale di Doshi: che senso ha?

“Un intervento incomprensibile e pericoloso”

Così funziona la scienza

Oggi dimostriamo come non è sufficiente parlare per dire qualcosa, come al solito la scienza invalida le esperienze che non gli interessano, come l’attacco personale sia sempre la tattica preferita.

Cosa è successo?

Una semplice intervista fatta ad una professoressa dell’Università Federico II di Napoli, che critica l’editoriale di Doshi uscito la settimana scorsa. In poche parole, una critica argomentata ai lavori pubblicati da Pfizer e Moderna, che li smonta poco a poco.

Avevamo raccolto l’opinione di Paolo Bellavite qualche settimana fa sullo studio presentato dalla Pfizer

L’editoriale sul NEJM non è un trionfo: così mistificano i dati

Per Doshi sostanzialmente i problemi sono

  • la mancanza dei dati sui tamponi, che provocherebbe il crollo della efficacia facendola arrivare al 19-29 %
  • esclusione di alcuni soggetti per dei criteri non spiegati, 5 volte in più tra il gruppo dei vaccinati
  • le procedure di rendere “cieco” l’esperimento non sono chiare, c’è il rischio che i ricercatori potessero capire il gruppo vaccinato
  • non tornano i numeri tra le persone vaccinate che erano già state “infettate”

Quali sono le critiche?

Riassumo qui le parole della professoressa, Annamaria Colao

“Sono molto critica e perplessa sul metodo scelto da Peter Doshi per seminare dubbi in un momento di crisi come questo. Trovo molto grave entrare a gamba tesa in un momento in cui si stanno facendo le prime vaccinazioni. E per cosa? Per dire ‘Non abbiamo tutti i dati’? Ma è quanto di più normale e non solo in un caso come questo dove la velocità nella produzione di uno strumento destinato a salvare vite ed economie è stata ovviamente accelerata. La domanda da farsi, semmai, dovrebbe essere: ‘ci potevamo permettere di aspettare? Uno scienziato deve bilanciare il rischio tra benefici e rischi, altrimenti è bene che cambi mestiere. Doshi sembra voler dire ‘Non mi fido dell’Agenzia europea del farmaco o della Food and drug administration Usa’, che invece quei dati li hanno visti e valutati prima di dare il via libera. E questo è pericoloso. Io mi fido di FDA ed EMA, tanto che ho già fatto il vaccino e senza avere il benché minimo disturbo. Ho affrontato 2 volte le ispezioni FDA quando ho sperimentato nuovi farmaci sui tumorLa Fda ha esaminato cartella clinica per cartella clinica, ha verificato i dati, i laboratori, perfino i frigoriferi. Con una puntigliosità incredibile che ho toccato con mano, prima che l’Autorità validasse le ricerche. Perché non dovrei credere che sia successa la stessa cosa nei confronti di Pfizer e Moderna? La critica del BMJ mi sembra puerile quasi fosse un modo per vendicarsi di qualche dato o qualche informazione che non gli hanno dato, non abbiamo bisogno di avalli, seppure involontari, da parte della comunità scientifica a  posizioni novax“.

Sembra una di quelle discussioni che senti nei bar sport, che ascolti divertito mentre bevi la birra e poi scatta la risata del gruppo. Spero di aver reso l’idea della qualità delle parole della professoressa.

Interpretazione delle parole della professoressa.

Non si possono seminare dubbi in questo frangente, che stiamo iniziando a vaccinare da poco. E se poi non si vaccinassero più? Come ti permetti, o Peter, di entrare a gamba tesa su dei dati che fanno acqua da tutte le parti? Ecco come sposto il focus, cercando di metterla sull’attesa insostenibile perché le persone muoiono. E, di conseguenza, la risposta ovvia è: no, non possiamo certo aspettare!
Stai pensando di cambiare mestiere? Perché era necessario insultare l’editoriale di Doshi ed i suoi ragionamenti in questo modo? Sta letteralmente mostrando che è impossibile fare una vera analisi di rischio beneficio, per cui l’attesa sarebbe stata la soluzione più scientifica possibile. Ma questa è una situazione politica, e di scienza se ne vede molto poca. Ancora una volta, invalidare l’esperienza altrui è un caposaldo scientifico. Con la scusa dell’aneddoto e de “a me non è successo quindi non è vero”ogni esperienza che devia dal mondo fatato che vogliono propagandare viene invalidata. Io mi fido, a me hanno controllato le ricerche, perchè alla Pfizer no? Definire puerile una discussione che cerca di portare alla luce delle magagne di un farmaco sperimentale approvato in via emergenziale e provato per la prima volta su milioni e milioni di persone, penso che non voglio commentarla.
Il ritornello delle posizioni novax certifica la qualità delle sue parole.

Il dibattito è morto

Non si può discutere, non si possono avere dubbi: solo e soltanto fede.
Ma allora, siamo sicuri che stiamo parlando di scienza?
Parole al vento, lo so.

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Autore dell'articolo: GG

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