“TSO per chi rifiuta le cure” : le parole di Zaia

“TSO per chi si rifiuta di essere curato

Non facciamo vincere i complottisti”

Caro Zaia,
non mi aspettavo qualcosa di diverso da te.

“Io non so a chi fare i complimenti.Sta accadendo quello che vi avevo preannunciato: siamo passati dal rischio basso al rischio elevato. In Veneto abbiamo oggi un Rt di 1,63 mentre eravamo a 0,43″

Lo ripetiamo? Essere positivi al Coronavirus non vuol dire essere in grado di trasmettere la malattia : quante volte abbiamo parlato del tampone? Vi lascio solo un piccolo estratto delle parole di Paolo Bellavite

“In Veneto, su 60.000 tamponi fatti nel corso del mese di giugno, sono risultati positivi solo 210, ma di questi ben 199 erano positivi solo per modo di dire. Infatti con la biologia molecolare (RT-PCR) la positività usciva solo “a ciclo alto”, il che significa che per diventare positivi sono stati necessari più di 27 cicli di amplificazione. Rigoli dice che i 199 soggetti che sono risultati “positivi” a ciclo alto, con grande probabilità non sono infettivi. Possiamo spingerci a dire che, dal punto di vista clinico, questi 199 sono “falsi positivi”. Rigoli ha ammesso che questo tipo di problematica (l’esistenza di molti positivi al laboratorio ma “falsi positivi” clinicamente) potrebbe essersi verificata anche in passato, nel momento del picco dell’epidemia, anche se in quel caso si trovavano moltissimi anche positivi con pochi cicli di amplificazione. E’ troppo presto per dire quanti tamponi siano stati “molto” o “poco” positivi nelle settimane del picco epidemiologico.”

Un virus clinicamente spento che improvvisamente, senza alcuna base reale, ritorna a fare paura.
Perché è la paura la cosa più importante. Difatti, ecco come continua Zaia

“Se restiamo senza mascherina a fare gli assembramenti  e pensiamo che i complottisti abbiano ragione, stiamo preparando la culla per il neonato. Perché quando tornerà il virus sarà forte e qui non ce ne sarà più per nessuno. Siamo in presenza di gente che sa di essere positiva, che rifiuta ricoveri e tamponi, che fa feste e va a funerali, che omette di dire in quanti erano in auto, di contatti stretti che si lamentano perché non vogliono l’isolamento… morale siamo al rischio elevato.”

Ecco che entrano in gioco i complottisti, alla mascherina come misura di prevenzione fondamentale, alle persone che cattivone non ascoltano le parole dell’autorità. Persone che sanno di essere positive e rifiutano di farsi ricoverare! Forse perché essere positivi non necessariamente deve portare al ricovero? Non solo, rincara la dose

“Se fosse per me prevederei la carcerazione. Non esiste che un positivo vada in giro. Penso che a livello nazionale sia necessario prendere in mano questo dossier. È fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci un Tso, non possiamo stare li a discutere con chi non si vuole farsi curare.”

Ancora, cerchiamo di andare oltre le sue parole. Un positivo non può andare in giro. Fondamentale che ci sia un TSO.
Fondamentale.

Che la situazione possa sfuggire di mano, è ormai sicuro. Ancora una volta poi, vediamo come il TSO viene utilizzato dal potere come strumento di difesa, a prescindere dalla situazione : “sei contrario a quello che diciamo noi? Allora sei passibile di TSO.”
E nemmeno ci parliamo con te, ti prendiamo e basta : molto simile alla situazione che ha vissuto qualche settimana fa Dario Musso.

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Autore dell'articolo: GG

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