Passeggiare nei boschi? Sembra più pericoloso il cacciatore che il lupo

Perchè preoccuparsi dei lupi quando possono spararti altri esseri umani?

Troppo duro? Guardiamo un attimo alcuni luoghi comuni

“L’uomo caccia da sempre”
“Rispettiamo la natura”
“Amiamo gli animali”
“Salvaguardiamo l’ecosistema”
“E’ uno sport”

Io lo capisco, viviamo in una società che tende ad annullare la nostra scintilla, che rende suscettibili all’indifferenza. Magari a lavoro, stare nel sistema delle gerarchie, rispettare le scadenze, mangiare pensando al lavoro : è difficile.

Qui potrebbe sembrare che ci sia dell’ironia, ma siamo dannatamente seri. Questi sono pensieri reali, anche di persone che non hanno mai praticato la caccia. L’importante è ripetere : più una frase uno slogan viene ripetuto, più acquista forza. Non chiedete perchè, probabilmente siamo una specie in via d’estinzione.
Parliamone un momento : anche ammettendo che abbiamo cacciato da sempre, o perlomeno da quando abbiamo capito come creare il fuoco, questo comportamento è giustificabile?
Viviamo in un epoca dove il cibo lo buttiamo pur di non mangiarlo o di regalarlo, eppure molte persone in Italia ancora vedono la caccia come una tradizione da conservare.

Perdonate l’off topic, ma non mancano anche a voi i sacrifici religiosi? Mi sembrava una tradizione coerente, eppure qualche animalista umanista le avrà barbaramente eliminate.
Per caso vi risultano sparatorie nei palazzetti o negli stadi italiani che ogni anno portano alla morte decine di persone?

Non c’è più una logica adatta a difendere chi si arma e per divertimento va a sparare ad altri animali : sento spesso di ritorno al medioevo, ma io non credo che l’abbiamo mai davvero lasciato.

“Si mimetizza troppo bene: l’amico lo scambia per un cinghiale e gli spara addosso”. “Cacciatore di 39 anni muore colpito accidentalmente dall’amico durante una battuta di caccia”. “Ucciso da una fucilata mentre cerca castagne”. “Va in campagna a fare   jogging: un cacciatore lo colpisce in pieno volto.” “Quattordicenne ucciso da un colpo di fucile da caccia del padre”.

Uccide più la caccia che il morbillo, ahi.
L’ultimo, non in termini di importanza, è il giovane Nathan di 19 anni. Siamo stati travolti dalla sua notizia, di lui che passeggiava il cane ed è stato ammazzato. Adesso cambiano le carte in tavola, e adesso sta girando fra tutta l’informazione mainstream lo stesso identico titolo : accanto a Nathan c’era un fucile.

Cosa ci stanno suggerendo? Chiaro, che anche lui era andato a sparare, anche se non aveva una licenza, anche se il padre non sapeva che lui avesse armi, anche se i cacciatori presenti quel giorno hanno dichiarato che il ragazzo non era con loro.
Tutto questo è decisamente disgustante.

Ammettiamo che Nathan fosse un cacciatore, questo rende meno pesante la sua morte? Vorrebbero “spaventarci” di meno del tipo “ se sei un cacciatore questi sono i rischi, ma se sei una persona che passa normalmente non ne corri” ?

Ed il ministro dell’ambiente cosa propone? Di sospendere la caccia almeno nelle domeniche, perché ammazzare 6 giorni su 7 è sufficiente, se la domenica le persone vogliono farsi un giro nei boschi glielo permettiamo.
Come se gli altri giorni della settimana non si potesse organizzare una scampagnat… ah, giusto : viviamo in quest’epoca, della calendarizzazione e scolarizzazione, e del lavoro come strumento di nobilitazione dell’animo, per cui è comprensibile questa proposta dal Costa.

Abolire la caccia, vietare la caccia, sarebbe una soluzione? La cannabis tecnicamente non può essere fumata, eppure in tanti lo fanno, ed i tabacchini ti aiutano anche. Questo stupido esempio per dire come non è sufficiente che qualcosa sia vietata.
Sicuramente vietarla è un deterrente, ma per chi si diverte ad ammazzare non sarà di certo la paura di una multa a spaventarlo.

Per cui, anche qui, è una questione di mentalità.

 

 

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Autore dell'articolo: GG

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