Johns Hopkins: “Se inoculato, hai il doppio della probabilità di positivizzarti rispetto a chi non lo fa”

Inoculato? Hai il doppio delle probabilità!

Un Pre-print interessante dalla Johns Hopkins University

Chi lo avrebbe mai detto? Parliamo di un pre-print, quindi non sottoposto ancora alla peer-review, pubblicato ad Aprile del 2021.
Volete contestare il valore del pre-print? Ditelo all’AIFA che ha autorizzato la “vaccinazione eterologa” sulla base di pre-print.

In a matched pair case-control study, available as a preprint and thus not yet peer-reviewed, comparing breakthrough cases in 247 partially and 149 fully immunized adults with BNT162b2 vaccine to unvaccinated controls in Israel, the odds of SARS-CoV-2 infection by the B.1.1.7 variant versus the wild-type were twice as high among partially immunized adults compared to unvaccinated controls but there was no difference between fully vaccinated cases and unvaccinated controls. All 8 B.1.351 variant infections in the fully immunized group were detected prior to the 14-day threshold for optimal immune protection by BNT162b2 vaccination. Observed associations are not measures of vaccine effectiveness, as study inclusion was restricted to individuals with confirmed SARS-CoV-2 infections.

Uno studio caso-controllo, studio a basso costo che chiaramente ha delle limitazioni -come tutti gli studi eh- grazie al quale sono arrivati a queste conclusioni. Dato che lo studio comparava la distribuzione delle varianti tra inoculati e non, non è corretto parlare di “effectiveness” in generale di questi dispositivi medici ma al massimo una “effectiveness” relativa tra una variante e l’altra tra chi si è sottoposto al trattamento sperimentale e chi non lo ha fatto. Altra limitazione, per gli autori, è la differenza d’età tra il gruppo di chi lo ha fatto e chi no: sbilanciamento verso la vecchiaia, cosa che avrebbe, sempre secondo loro, diminuito l’efficacia del trattamento per via del sistema immunitario non eccelso.

Per come la vedo io, è invece segno di un bel fallimento: non erano loro che dovevano essere protetti?

Among the partial effectiveness cases (n = 247), 92% of SARS-CoV-2 infections were detected within 28 days of the 1st vaccine dose; among the full effectiveness cases (n = 149), one-third (31%) were detected 21+ days after the 2nd vaccine dose. The B.1.1.7 variant was responsible for ~90% of SARS-CoV-2 infections in vaccinated cases and unvaccinated controls; only 11 infections of the B.1.351 variant were detected in case-control pairs. No significant difference in B.1.1.7 infections was observed when comparing full effectiveness cases to unvaccinated controls, but for partial effectiveness cases the odds of B.1.1.7 infection was twice as high. The odds of B.1.351 infection was significantly higher among the full effectiveness cases relative to unvaccinated controls, but there was no increased odds in the partial effectiveness group. Importantly, all eight matched B.1.351 cases identified among the full effectiveness cases were detected within 7-13 days of the 2nd vaccine dose and none were detected after that.

Dunque, tra queste due varianti analizzate, per la prima nei parzialmente inoculati l’incidenza è doppia rispetto a chi non lo ha fatto, mentre non ci sono significative differenze tra chi ha completato il ciclo e chi non lo ha fatto; per la seconda invece, l’incidenza è doppia in chi ha completato il ciclo, mentre nessuna differenza significativa tra i parzialmente inoculati e chi non lo ha fatto.

In sintesi, va peggio a chi lo ha fatto.

Nella migliore delle ipotesi, secondo questo pre-print, non fare nulla al massimo ti mette allo stesso piano.
Interessante come per la seconda variante, i casi tra i “full effectiveness” siano stati registrati soltanto tra i 7 ed i 13 giorni dopo. Da un lato c’è chi direbbe “beh poi arriva la protezione”, ma dall’altro invece non potrebbe essere che proprio in quei giorni si è più ricettivi per via dell’inoculazione che potrebbe favorire ambiente favorevole a questa variante?
Domande scomode, e parole al vento.

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Autore dell'articolo: GG

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