Basta al terrore. Basta strumentalizzare. Serve pazienza.

BASTA CON IL TERRORE.

Sull’accaduto ci sarebbero diverse considerazioni da fare. Ma veramente tante! Però lasciamo la sterile caciara a Repubblica ed associati, non vogliamo accorrere come Ricciardi & Friends alla fiera del degrado.
Vi lascio un commento di una donna immunodepressa.

“I bambini sono tutti uguali.
Non si possono fare differenze,ciò è aberrante.
Fra un bimbo immunodepresso morto per complicazioni del morbillo e un bimbo morto per reazione al vaccino non vi è alcuna differenza.
Vi è differenza però nella dinamica dei fatti,e non si può non vederla.
Il bimbo che si ammala è, purtroppo, vittima di uno sfortunato destino.Non c’è una colpa,è un incidente.
Il bimbo danneggiato dal vaccino è un bimbo nato sano,che è stato danneggiato dall’intervento umano.
Che differenza c’è fra i due casi?
La stessa differenza che c’è fra un incidente e un omicidio…magari colposo,ma sempre omicidio è.
Non si può cancellare la morte dal mondo,purtroppo. I più deboli vanno tutelati e curati in ogni modo possibile, ma non così.Non imponendo il sacrificio di altri.”

Ma sapete cosa vi lasciamo?
http://www.tio.ch/…/Cro…/1137246/Muore-a-causa-del-morbillo/

Bambino leucemico in Svizzera che muore di morbillo.. ed era vaccinato.

https://www.mbnews.it/…/morbillo-epidemia-in-pediatria-al-…/

Epidemia di morbillo 2 mesi fa al S.Gerardo. Si parlava di un bimbo malato di malattia del sangue che ha preso una polmonite, che fosse lo stesso di ieri?

https://www.google.it/…/sciopero-pulizie-san-gerardo-1.…/amp

Gli operatori sanitari si portavano la divisa a casa da lavare in lavatrice.

https://www.vanityfair.it/news/approfondimenti/2017/05/19/morbillo-vaccini-bambini-leucemia

In questo articolo probabilmente si parla di lui, si è ammalato fra Marzo ed Aprile (e se fosse a causa del focolaio scaturito ad Aprile anche grazie agli operatori sanitari potremmo parlare di imperizia e negligenza?) Non per negare la pericolosità del morbillo in queste situazioni, anzi! Essendo una malattia contagiosa, con qualche precauzione necessaria e normale magari non staremmo parlando di un bambino morto, voi che dite?

In Medicina Legale si parla di Rapporto di Causalitá e di concause. In una situazione del genere, è evidente come una concausa grossa come una casa (leucemia) abbia condizionato l’esito del morbillo, per cui sparare a zero sul morbillo è quantomeno strumentale.
Probabilmente verrà disposta un’autopsia, magari un comunicato dall’ospedale, e ne sapremo di più. E se poi si scoprisse che non sono stati i fratelli? (Bel modo di farli sentire tranquilli) se la “colpa” fosse della negligenza e dell’imperizia dell’ospedale?

*Aggiornamento : aggiungo un pensiero da un’amica. E’ un pò forte ma può dare sicuramente validi spunti di riflessione.

“Bambino leucemico morto per complicanze da morbillo

Oltre al fatto che trattasi di notizia riciclata all’uopo, per il momento topico e per convincere le masse
(la morte resta ed è un dolore per sempre), osservasi le seguenti INCONGRUENZE nella redazione del testo

1) un bambino “da tempo ricoverato” in reparto oncologico o in ematologia, presso un ospedale, con diagnosi pregressa di LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA (una forma aggressiva al massimo e troppo spesso LETALE, per la quale la remissione è inferiore al 5% – dati AIRC)

Quel “da tempo ricoverato” fa pensare che lo fosse non per complicanze da eventuale contagio per morbillo (l’encefalite in quel caso non dura “tempo”, ma “giorni” prima di dare esito nefasto.

Probabilmente in quanto, riporto testuale “era fortemente immuno-depresso”, stava affrontando cicli di chemio, per cercare di limitare l’ulteriore peggioramento del quadro ematico-oncologico.

Inoltre un “forte immuno-depresso” non viene MAI DIMESSO, lo capite da soli. Dove lo tengono?
In una casa normale? Dova va e viene gente? Esposto ad ambiente non sanificato? A mille infezioni di tipo virale o batterico?

MA QUALE OSPEDALE DIMETTE UN BAMBINO LEUCEMICO CON FORTE QUADRO DI IMMUNO-DEPRESSIONE, scusate?

Il bimbo RESTA ricoverato, monitorato, con continui controlli ematici e nel momento in cui il quadro si stabilizza tanto da poterlo dimettere (quando reagisce alla chemio, di norma) lo si dimette con mille precauzioni, oppure in regime di day hospital e gli si mette la MASCHERINA a protezione di bocca e naso per venire a contatto con il mondo esterno, con la speranza che le difese aumentino.

Inoltre il bambino era ricoverato non presso un “ospedale” lombardo, ma presso i reparti GESTITI da una FONDAZIONE ONLUS PRIVATA che si chiama “Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma”

leggiamo uno stralcio dello statuto di questa onlus (che percepisce il 5 per mille dai contribuenti)

“Ospedale e Fondazione MBBM sono due soggetti legalmente distinti che operano per gli stessi obiettivi, all’interno della stessa struttura. Lo Statuto della Fondazione prevede infatti che il suo Presidente sia nominato dal legale rappresentante pro-tempore dell’ASST di Monza (prima Ospedale San Gerardo)”

DUE SOGGETTI LEGALMENTE DISTINTI

Questo modello sperimentale, voluto dalla Regione Lombardia, permette a Fondazione MBBM di raggiungere contemporaneamente alti livelli di eccellenza e di efficienza gestionale.

UN GESTIONE PRIVATA, DENTRO UN OSPEDALE PUBBLICO, IN REGIME IBRIDO, quindi

leggete di cosa dispone:
per quanto riguarda la degenza pediatrica oncologica per le malattie del sangue, sono previste 15 postazioni di degenza in CAMERE SINGOLE A BASSA CARICA BATTERICA.

Ora un paziente gravissimamente debilitato da una patologia clinica, viene severamente limitato nelle visite dei parenti.
Solo UN GENITORE è autorizzato a stare a fianco del figlio 24 ore su 24 (in genere la madre). L’altro può visitarlo negli orari stabiliti.

DI NORMA, anche in un reparto di semplice MEDICINA, o di CHIRURGIA PEDIATRICA
cartelli IMMENSI all’entrata VIETANO L’INGRESSO A BAMBINI ED ADOLESCENTI DI ETA’ INFERIORE AI 14 ANNI.

E mi sembra ovvio, dati i patogeni resistentissimi che CIRCOLANO INDISTURBATI NEI REPARTI DI DEGENZA OSPEDALIERA

Domanda: quando i fratelli sarebbero venuti in contatto con il terzo fratello gravemente compromesso nel sistema immunitario?

Per quale motivo un reparto di degenza ONCO-EMATOLOGICA con ambienti a BASSA CARICA BATTERICA avrebbe consentito la vicinanza di un BIMBO LEUCEMICO GRAVE con i fratellini?
Con quale criterio, se io personalmente ho visto fratellini degenti in ONCOLOGIA al Bambin Gesù parlare su Skype o in video chiamata con fratelli e parenti, proprio per il DIVIETO di visita con troppi familiari?

E se quindi ai piccoli fratelli è stato, COME DA LEGGE, vietato l’ingresso al reparto, come mai non viene in mente che il MORBILLO possono averglielo passato in tanti, dai genitori, ai sanitari, ai medici stessi?”

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Autore dell'articolo: GG

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