Cieco a 19 anni : gli effetti del junk food

Pringles, salsicce, pane bianco. Questa la dieta di un giovane ragazzo di Bristol, che in pochi anni gli ha danneggiato l’udito e poi ha perso la vista

Cosa poteva aspettarsi mangiando solo questo? Uno dei problemi principali, è evitare di mettere qualcuno alla gogna.

Ma andiamo per ordine; dall’età di 7 anni, ha sempre rifiutato i pasti che la madre gli preparava, sia dalla scuola che a casa. Mangiava giusto 3o4 alimenti, prosciutto salsicce pane bianco e patatine.

Alcune parole della madre :

Ce ne siamo accorti quando aveva 7 anni, e tornava da scuola senza mangiare mai quello che gli preparavo. Mettevo sempre della frutta, e non l’ha mai toccata. Ad un certo punto, anche i suoi professori erano preoccupati. Suo fratello e sua sorella non hanno mai avuto problemi con il cibo. Sempre stato davvero magro! Senti che il cibo spazzatura è correlato all’obesità, ma lui era magro come uno stecco.”

I primi problemi si sono verificati a 14 anni, con una progressiva perdita dell’udito. Qualche anno dopo, piano piano, anche la vista è andata via. Oggi è a tutti gli effetti cieco, perché questa sua non alimentazione gli ha danneggiato il nervo ottico! La patologia di cui soffre é nota come ARFID, disordine alimentare da deficit nutrizionale, e non sopportava la consistenza di frutta e verdura. Lui è il primo britannico ad aver perso la vista a causa del junk food, possiamo dire che è una lunga versione del famoso documentario “Supersize me” e relative conseguenze.

Non potevamo crederci quando ce l’hanno detto, il danno è irreversibile. Non ha più vita sociale, dopo la scuola si era iscritto alla facoltà di informatica, purtroppo ha dovuto abbandonare.”

Ma vi immaginate se il ragazzo fosse stato vegano? Quanto clamore avrebbe fatto la notizia? Questo era quello che dicevo all’inizio, notizie del genere sono estremamente strumentalizzabili e strumentalizzate. Avrebbero forse fatto una interrogazione parlamentare sulla vicenda.

Se come 4 alimenti avesse scelto, riso broccoli patate e fagioli, sarebbe arrivato a questo punto? Chiaramente non si possono addossare tutte le responsabilità al junk food, e non è nemmeno quella la prima domanda da farsi, al ragazzo mancava tutto quanto in termini di vitamine, sali minerali, fibre. A proposito, adesso sta tuttora seguendo questa dieta, aggiungendo soltanto degli integratori di vitamine. Non possiamo colpevolizzare la madre, o meglio non soltanto lei, ci ha provato a dargli da mangiare meglio che poteva, e d’altronde gli altri fratelli erano in salute.

I problemi alimentari sono più frequenti di quanto pensiamo, e probabilmente una ragione la possiamo trovare nei nostri primi anni di vita : svezzati presto, abituati a sapori molto forti, edulcolorati da sale e zucchero, e quando si é grandi abbastanza, si diventa letteralmente assuefatti a certi sapori.

Il caso del giovane di Bristol verrà conservato negli Annals of Internal Medicine per aiutare chi soffre di questa patologia.

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Autore dell'articolo: GG

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