Nel mese di dicembre del 2016, un caso di un ex soldato trattato per quattro mesi con meflochina è stato pubblicato su una rivista scientifica. Il caso illustrava che la meflochina può causare lesioni cerebrali persistenti con problemi emotivi e cognitivi inesorabili, permanenti. Come i miei colleghi psichiatri comunemente fanno, hanno diagnosticato all’ex soldato dei disturbi psichiatrici, tra cui PTSD, e lo hanno trattati con più psicofarmaci peggiorando la sua lesione cerebrale e la condizione mentale ed emotiva complessiva.
Il sintomo specifico farmaco-indotto di “diminuito interesse” è l’effetto che porta più comunemente i pazienti e coloro che li circondano a pensare che sono migliorati. La gente a cui vengono somministrati farmaci psichiatrici, come ho dimostrato in Medication Madness e altri libri e articoli, spesso perde la preoccupazione per se stesso e per gli altri, e per la vita in generale. Molti pazienti, famiglie, terapisti e medici confondono questo disimpegno come un miglioramento; ma riflette un danno tossico al cervello con una conseguente perdita di funzioni umane critiche e fondamentali relative alla motivazione e amore.
Sia da lobotomia e l’elettroshock o da un numero infinito di psicofarmaci, la perdita di interesse è un risultato comune di qualsiasi pregiudizio diffuso al cervello.
Le compagnie farmaceutiche e gli psichiatri vedono queste lesioni ai più alti centri del cervello della persona come un “miglioramento”.
Dr. Peter Breggin
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